cenàre 
ce|nà|re
pronuncia: /ʧeˈnare/
verbo transitivo e intransitivo

consumare la cena

Indicativo presente:  io ceno, tu ceni
Passato remoto:       io cenai, tu cenasti
Participio passato:        cenato

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Locuzioni, modi di dire, esempi


se si desina non si cena = si dice di chi si trova in gravi ristrettezze economiche || se si desina non si cena = si dice di chi si trova in gravi ristrettezze economiche



Proverbi


chi vive di speranza, male mangia e peggio cena || chi vuol viver sano e lesto, mangi poco e ceni presto || l'orgoglio che pranza di vanità, cena di disprezzo || l'orgoglio fa colazione con l'abbondanza, pranza con la povertà e cena con la vergogna || quando Venezia comandava, si desinava e si cenava, coi Francesi, buona gente, si desinava solamente || chi vuol viver sano e lesto, mangi poco e ceni presto



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cenangiacea (s. femm.)
Cenangiacee (sost femm. pl.)
cenangio (s. masch.)
Cenangio (s. masch.)
cenanzia (s. femm.)
cenare (v. trans e intr.)
cenata (s. femm.)
cenatese (agg.)
cenatese (s. masch. e femm.)
cenatico (agg.)
cenato (part. pass.)
cenatore (s. masch.)
cenatorio (s. masch.)
cencenighese (s. masch. e femm.)
cenciaia (s. femm.)
cenciaio (s. masch.)
cenciaiolo (s. masch.)
cenciaiuolo (s. masch.)
cenciame (s. masch.)


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