chiamàre 
chia|mà|re
pronuncia: /kjaˈmare/
verbo transitivo

1 rivolgersi con parole, gesti a una persona o a un animale perché si avvicini o risponda o compia un'azione

2 dare un nome o un nomignolo

3 richiedere, esigere

Indicativo presente:  io chiamo, tu chiami
Passato remoto:       io chiamai, tu chiamasti
Participio passato:        chiamato

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chiamàrsi 
chia|màr|si
pronuncia: /kjaˈmarsi/
verbo pronominale intransitivo

aver nome

Indicativo presente:  io mi chiamo, tu ti chiami
Passato remoto:       io mi chiamai, tu ti chiamasti
Participio passato:        chiamatosi/asi/isi/esi

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Locuzioni, modi di dire, esempi


chiamare una carta = giochi nei giochi di carte, chiedere una carta a chi tiene il mazzo o invitare il proprio compagno di gioco a metterla in tavola || chiamare le cose con il loro nome = parlare chiaramente, schiettamente || chiamare la forza = arcaico chiamare le guardie, la polizia || chiamarsi fuori = giochi specialmente nei giochi di carte, dichiararsi vincitore prima che la partita o il torneo sia terminato per aver superato il punteggio fissato || sfidare alla pugna chiamare a pugna = arcaico sfidare a duello || questo si chiama parlare! = frase di entusiastica approvazione per la chiarezza, la forza, l'efficacia, la franchezza e il coraggio con cui uno esprime la propria opinione o dibatte un problema || chiamarsi (per) contento = ritenersi, dichiararsi soddisfatto senza chiedere altro || chiamarsi (per) contento = ritenersi, dichiararsi soddisfatto senza chiedere altro || Dio lo ha chiamato a sé = eufemismo è morto || chiamare alle armi = militare chiamare al servizio militare || chiamare, gridare all'armi = chiamare a raccolta, a difesa contro una minaccia nemica o altro pericolo pel campo, arme, arme risonar s'udia [Ariosto] | non passò forse giorno, che non si desse all'armi Manzoni || chiamare l'ascensore = fare arrivare l'ascensore al piano in cui ci si trova per poi servirsene || chiamare, andare alla barra = diritto invitare, presentarsi a deporre durante un processo



Proverbi


ciò che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla || egoista e misantropo si chiama chi, fuor che se stesso, altri non ama || i guai vengono senza chiamarli || i panioni fermano, ma le civette chiamano || in casa non c'è che un servo, e si chiama padrone || la va male, quando si chiama a soccorso || mamma, mamma, chi l'ha la chiama e chi non l'ha la brama || non a tutti è lecito chiamarsi soldato || non chiamar coraggio lo stolto ardimento || prima della morte non chiamar alcun felice || quando la superbia ha una figlia, si chiama compassione || quel che è nero non bisogna chiamarlo bianco || quel che si chiama cavalier servente, forse di qualche Eva è il cavalier serpente || sangue chiama sangue || se il re sputa sopra un abete, chiamasi subito abete reale || tre cose entrano in casa senza chiamarle: vecchiaia, debiti e morte || un vizio chiama l'altro || una figlia dell'amore si chiama bontà e l'altra pazienza || una virtù chiama l'altra



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chiaianese (s. masch. e femm.)
chialambertese (s. masch. e femm.)
chiama (s. femm.)
chiamamento (s. masch.)
chiamare (v. trans.)
chiamarsi (v. pron. intr.)
chiamata (s. femm.)
chiamato (part. pass.)
chiamatore (s. masch.)
chiamavetture (s. masch. e femm.)
chiamazzo (s. masch.)
chiambrana (s. femm.)
chiamita (s. femm.)
chiamo (s. masch.)
chiampese (agg.)
chiampese (s. masch. e femm.)
chiana (s. femm.)
chianare (v. trans.)
chianchese (agg.)


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