giudìzio 
giu|dì|zio
pronuncia: /ʤuˈdittsjo/
sostantivo maschile

1 filosofia atto dell'intelletto col quale si afferma o si nega la convenienza di un concetto a un altro

2 apprezzamento

3 assennatezza, prudenza, saggezza

4 dibattito giudiziario; processo

5 verdetto, sentenza del giudice

  SINGOLARE PLURALE
MASCHILE giudizio giudizi
FEMMINILE
SINGOLARE
MASCHILE giudizio
FEMMINILE

PLURALE
MASCHILE giudizi
FEMMINILE

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Locuzioni, modi di dire, esempi


andare al giorno del giudizio = si dice di cosa che sembra non finire mai || a sangue caldo nessun giudizio è saldo = || mettere senno cervello giudizio = ravvedersi, acquisire maturità, cominciare ad avere senno, giudizio || giudizio di credendità = ecclesiastico giudizio che afferma la necessità morale dell'atto di fede, per cui la verità, in quanto degna di essere creduta, per ciò stesso deve essere creduta || fare giudizio = ravvedersi, mettere la testa a partito || fare senno fare giudizio = mettere la testa a partito || non ha un fil di giudizio = non ha nemmeno un po' di ragione || giudice giudizio di prima istanza = diritto giudice, giudizio di primo grado || giudice giudizio di seconda istanza = diritto giudice, giudizio di secondo grado, di appello || giudizio di 1° 2° 3° grado = diritto ognuno dei successivi giudizi emessi in istanze giudiziarie diverse, che riesaminano la stessa causa o imputazione || giudizio di terza di ultima istanza = diritto giudizio di terzo grado, quello che spetta alla Corte di cassazione || giudizio di ottemperanza = diritto giudizio diretto a ottenere l'adempimento, da parte dell'autorità amministrativa, dell'obbligo di conformarsi al giudicato del tribunale || enunciato, giudizio fattuale = filosofia enunciato la cui verità dipende dall'esperienza || giudizio petitorio = diritto giudizio in cui viene richiesto l'accertamento o il riconoscimento della proprietà o del dominio di una cosa o altro diritto reale || giudizio ricuperatorio = diritto giudizio che tende a far rientrare l'attore in possesso di un bene del quale sia stato spogliato illegittimamente || giudizio statario = diritto giudizio rapido e sommario, celebrato sul luogo stesso del reato appena commesso che si applica in tempo di guerra o di rivoluzione || giudizio apofatico = filosofia nella logica aristotelica: giudizio che nega l'appartenenza di un predicato a un soggetto || giudizî divisivi = filosofia nella logica formale: i giudizî composti, in cui il predicato enuncia partitamente le varie classi in cui s'intende dividere il concetto || decreto che dispone il giudizio = diritto provvedimento del giudice penale con il quale è ordinato il rinvio a giudizio di un imputato || giudizio, processo possessorio = diritto procedimento speciale che sorge con il ricorso a un'azione possessoria per la tutela di un legittimo possesso || decreto che dispone il giudizio = diritto provvedimento del giudice penale con il quale è ordinato il rinvio a giudizio di un imputato || giudizio di Salomone = propriamente: quello con cui Salomone scoprì la vera madre di un bambino conteso tra due donne, ordinando che il bambino stesso fosse diviso a metà con una spada e dato mezzo a ciascuna, soluzione accettata dalla madre falsa ma rifiutata dalla madre vera | figurato giudizio che pone fine a una disputa con imparzialità assoluta || giudizi tetici o esistenziali = filosofia nella logica formale: giudizi privi del predicato, che si limitano ad asserire l'esistenza del soggetto || giudice, giudizio di secondo grado = diritto giudice, giudizio d'appello || giudizio assertorio o di realtà = filosofia nella logica kantiana: giudizio che consiste nell'affermare o negare una semplice verità di fatto, senza alcuna idea di necessità o di possibilità || esporsi al giudizio del mondo = esporsi al giudizio degli altri || giudizio di diritto e giudizio di fatto = diritto si riferisce al giudizio pronunciato dalla Corte di Cassazione, cui spetta esprimere un giudizio di diritto, cioè giudicare dell'applicazione delle norme giuridiche e non pronunciato in merito all'accertamento dei fatti || giudizio di grammaticalità = linguistica giudizio emesso dal parlante e basato su un sistema di regole generali interiorizzate durante l'apprendimento della lingua || precipitare una decisione, un giudizio = prendere una decisione o dare un giudizio in modo avventato, in fretta, sconsigliatamente, senza pensare alle possibili conseguenze || giudizio affermativo = nella logica: il giudizio che esprime positivamente l'appartenenza al soggetto delle proprietà o attributi del predicato || sedere in giudizio = esercitare, adempiere l'ufficio di giudice; || giudizio analogo = arcaico giudizio conveniente al caso o all'oggetto || giudizio apodittico = filosofia nella logica kantiana: giudizio in cui l'affermazione o la negazione si considerano come necessarie (A è necessariamente B; A non può essere B); si contrappone a giudizio assertorio e a giudizio problematico || giudizio appassionato = giudizio ispirato da passione, quindi non sereno; si contrappone a giudizio spassionato || giudizio di accusa = diritto giudizio promosso dal parlamento in seduta comune contro il presidente della Repubblica per alto tradimento e attentato alla Costituzione compiuti nell'esercizio delle sue funzioni || anticipare un giudizio su qualcuno o qualcosa = formulare un giudizio prima di conoscere qualcuno o qualcosa || giudizio di appello = diritto giudizio di secondo grado || giudizio analitico = filosofia nella logica kantiana: il giudizio in cui un concetto del predicato è implicitamente contenuto in quello del soggetto, per cui basta analizzare il soggetto per ricavare il predicato || giudizi troppo assoluti = giudizi perentori, dogmatici, eccessivamente severi || avverbio di giudizio = grammatica avverbio che, affermando o negando, presenta come probabile o improbabile un evento || avventare un giudizio, un parere = dare un giudizio, un parere senza riflettere || giudizio della bara = storia nel Medioevo: giudizio di Dio per scoprire l'autore di un omicidio: il cadavere della vittima veniva esposto in luogo pubblico, e lo si faceva toccare da tutti i sospettati, nella convinzione che, al tocco della mano dell'assassino, le ferite dell'ucciso tornassero a gettare sangue



Proverbi


chi piú ha giudizio, più ne adoperi || dei giudizi non mi curo, che le mie opere mi fanno sicuro || del giudizio degli altri non mi curo, ché l'opere mio mi rendono sicuro || Dio dà il giudizio e poi dice di adoperarlo || due soldi di giudizio, fan sempre buon servizio || giudizio e quattrini, non son cugini || giudizio viene tre giorni dopo la morte || gli anni fanno mettere giudizio || ha cento volte un uomo flemma e giudizio, alla centuna corre al precipizio || i denti del giudizio spuntano tardi e cascano presto || il giudizio non si vende a braccia || il giudizio viene tre giorni dopo la morte || la moglie fa fare giudizio || la storia del mondo è il giudizio del mondo || le fatiche trova assai leggere chi le fa con giudizio e volentieri || l'ingegno senza il giudizio è un fuoco in mano a un pazzo || molta prudenza è nei giudizi essere tardo perchè inganna, spesse volte, al primo sguardo || nei pericoli con giudizio, al rimedio col tempo || ogni cosa con giudizio || puo sospettar di un solo indizio, ma cento non bastano per formar giudizio || se i signori avessero giudizio, i poveri morirebbero di fame




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giudio (agg. e s. masc.)
giudiziale (agg.)
giudizio (s. masch.)
giudiziosità (s. femm.)
giudizioso (agg.)
giudò (s. masch.)
giudoista (s. masch. e femm.)
giudoka (s. masch.)
giue (avv. e agg.)
giuffite (s. femm.)
giuggianellese (s. masch. e femm.)
giuggiare (v. trans.)
giuggiola (s. femm.)
giuggiolaio (s. masch.)


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