tròppo 
tròp|po
pronuncia: /ˈtroppo/
aggettivo e pronome

in quantità, misura eccessiva

  SINGOLARE PLURALE
MASCHILE troppo troppi
FEMMINILE troppa troppe
SINGOLARE
MASCHILE troppo
FEMMINILE troppa

PLURALE
MASCHILE troppi
FEMMINILE troppe

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Locuzioni, modi di dire, esempi


andare troppo in là = esagerare, eccedere, superare il limite del conveniente è andato troppo in là con le parole || andare oltre troppo oltre = superare, lasciare indietro andare oltre il fiume | guardare al di là dei limiti consueti non ti fermare alle apparenze, vai oltre | esagerare, passare il segno, comportarsi in modo illecito o inaccettabile sei andato oltre con le parole || troppa grazia (sant’Antonio) = si dice per sottolineare scherzosamente l’eccesso di qualcosa a proposito di vantaggio ottenuto in misura eccessiva o di cosa concessa con troppa abbondanza || troppo buono! = espressione di cortesia in risposta a chi ha usato una gentilezza o ha espresso un complimento || avere mettere troppa carne al fuoco = figurato iniziare troppe attività o trattare troppe cose contemporaneamente || troppa grazia! tutta grazia sua! = troppa bontà, troppa degnazione!, si dice a chi ci fa una lode o una concessione più per bontà sua che per merito nostro || espressione troppo vivace = espressione un po' eccessiva che bisognava moderare || Dio, quanto parli!; tu parli troppo = si dice a persona troppo loquace o che si lascia sfuggire cose che avrebbe dovuto tacere || tirare (troppo) la corda = eccedere in sforzi o strapazzi a danno della propria salute non tirare troppo la corda, ormai hai una certa età | insistere troppo in una richiesta o in comportamento inopportuno; esasperare una situazione già difficile; portare le cose a un limite di rottura non tirare troppo la corda, se no rischi di non ottenere nulla || avere, mettere, aggiungere troppa carne al fuoco = avere, procurarsi troppe attività allo stesso tempo; cominciare più cose contemporaneamente rischiando di compromettere tutto || tenere molto, troppo, poco posto = essere, o non essere, ingombrante || fin troppo = anche troppo, più del necessario || molto, troppo gentile! = formula di cortesia per ringraziare qualcuno di un invito, di un complimento o per troncare le altrui insistenti profferte || intonare un do troppo alto, troppo basso = musica intonare un do ad altezza maggiore o minore di quella giusta || andare troppo oltre = figurato oltrepassare i limiti del giusto, dell'accettabile o del conveniente temo d'essere andato troppo oltre || troppi cani attorno a un osso = == figurato si dice quando ci sono troppe persone che si contendono con accanimento il possesso di qualche cosa || una persona troppo accomodante = chi, per debolezza di carattere o per calcolo, non segue una linea di condotta coerente, ma si adatta alle circostanze o alle esigenze altrui || colori troppo arditi = colori, vivaci, intensi || giudizi troppo assoluti = giudizi perentori, dogmatici, eccessivamente severi || bere un bicchiere di troppo, in più = ubriacarsi || bere un bicchiere di troppo, di più = ubriacarsi



Proverbi


chi nulla prevede, spesso resta ingannato e chi troppo prevede, è sempre disgraziato || chi parla troppo adagio, a chi l'ascolta dà disagio || chi proibisce il male troppo severamente, insegna ciò che è vietato || chi sempre beve, non ha mai troppa sete || chi tropp'alto monta, con dolor dismonta || chi troppo comincia, poco finisce || chi troppo desidera, niente ottiene || chi troppo domanda, ha testa di matto || chi troppo dorme, nulla trova quando s'alza || chi troppo dubita, dispera || chi troppo frena gli occhi, vuol dire che gli sono scappati || chi troppo in alto sal, cade repente precipitevolissimevolmente || chi troppo in alto va, cade sovente || chi troppo in sé confida, pazienza non tiene || chi troppo insacca, squarcia la sacca || chi troppo intraprende, poco finisce || chi troppo la tira, la spezza || chi troppo mugne, ne cava il sangue || chi troppo pensa, nulla fa || chi troppo pensa, perde la memoria e chi non pensa, perde la vittoria || chi troppo prova, nulla prova || chi troppo ride senza essere contenti, è un riso che non passa i denti || chi troppo ride, ha natura di matto; e chi non ride, è di razza di gatto || chi troppo riflette, si confonde || chi troppo sa, poco sa || chi troppo sale, dà maggior percossa || chi troppo scende, con fatica rimonta || chi troppo si assottiglia, si scavezza || chi troppo si fida, spesso grida || chi troppo si stima, cade sovente in fondo dalla cima || chi troppo stringe la corda, poi resta impiccato || chi troppo vuole (o abbraccia), nulla stringe || chi troppo, chi niente. || chi vuol troppo provare, nulla prova || chi vuole andare troppo in suso, casca per terra e si rompe il muso || ci sono troppi galli a cantare nel pollaio || col perdonar troppo a chi falla, si fa ingiuria a chi non falla || con i pittori e con i poeti, non bisogna giudicare troppo severamente || cosa troppo vista, perde grazia e vista || del troppo cibo l'effetto è indigestione, del troppo studio l'effetto è la confusione || dice ogni linguaggio: chi troppo parla, non è saggio || Dio ci preservi dalla troppa prosperità || donne e uomini gelosi, son troppo pericolosi || figlio troppo accarezzato non fu mai bene allevato || figliuoli e lenzuoli, non son mai troppi || gente assai, fanno assai, ma mangian troppo, (o grande schiamazzo e lavoro mai) || guardati dalle troppe carezze || guasta la figura di Dio, chi troppo s'adorna || i troppi cuochi, guastano la cucina (o la minestra) || il bene non è mai troppo || il diritto troppo spinto, diventa torto || il letame quand'è troppo forte alle piante dà la morte || il mal dei cent'anni vien troppo presto || il male non vien mai tanto tardi, che non sia troppo presto || il pane degli altri è troppo salato || il pentimento è senno che vien troppo tardi || il poco si gode, il troppo stufa || il troppo amen rovina la messa || il troppo dolce stomaca || il troppo e il poco guasta il gioco || il troppo e il troppo poco rompono la festa e il gioco || il troppo giurare manifesta la menzogna || il troppo grasso fa l'occhio cieco || il troppo guasta e il poco non basta || il troppo lodare è mezzo biasimare || il troppo scherzare toglie riverenza || il troppo stroppia || il troppo vino, o troppo generoso, fa dell'uomo uno stupido od un furioso || il troppo zucchero guasta le vivande || in Italia troppe feste, troppe teste, troppe tempeste || la corda troppo tesa si spezza || la donna troppo vista è di facile conquista || la gente troppo astuta non governa bene || la prudenza non è mai troppa || la speranza troppo a lungo protratta strugge il cuore || la troppa carne in pentola non si cuoce || la troppa curiosità spinge l'uccello nella rete || la verità non è mai troppa || l'assai basta e il troppo guasta || le donne sono una certa mercanzia da non le tener troppo in casa || le troppe prosperità fanno gli uomini insolenti, e poi gli mandano in rovina || letame quand'è troppo forte alle piante dà la morte || mal delibera chi troppo teme || massa, saluta e passa; chi troppo ci sta, la pelle ci lassa || meglio troppo presto che troppo tardi || meglio un'ora troppo presto che un minuto troppo tardi || né bello né buono fu mai troppo || femmine e galline, per girellar troppo, si perdono || non arriva mai troppo tardi, chi brutta nuova porta || non bazzicar troppo il tuo vicino affinché non t'annoi || non bisogna far troppo palla di se stesso || non essere incivile per troppa civiltà || non si è mai troppo vecchi per imparare || non so dar torto a chi ama star sul lido: il vento è troppo incerto e il mar infido || non v'è maggior nemico della troppa prosperità || pane degli altri è troppo salato || per il troppo sapere l'uomo sbaglia || piacciono i bei motti, ma non chi ne dice troppi || piace quel ballo che non molto dura; se troppo in lungo va, cambia natura || piacer che troppo dura, il gusto perde || prima d'essere con altri discreto, arrendevole, prima di usar troppo delicatamente seco, guarda ch'egli non ne abusi || quando il padre ha troppa roba, il figliolo non ha virtù || quando la va troppo ben, la superbia salta in piè || quando sono troppi i galli a cantare, non si fa mai giorno || quando un padre è troppo buono, i figli non lo sono || quando va troppo bene, la superbia salta in piè (o si alza in piedi) || san Tommaso non sarai guardato, né da pan né da bucato, né da santo affacendato, né da tessitora di sul prato, ma sarai ben digiunato, tu ci vieni troppo a lato || scherzo, riso e gioia quando è troppo annoia || spesso per far troppo non si fa niente || stai certo che il voler troppo sapere è come il mangiar troppo, o il troppo bere || tanto è il troppo quanto il troppo poco || tempo rifatto (o rimesso) di notte, se dura un giorno dura troppo (o non val tre pere cotte) || triste e ingannato si trova colui che dà troppa fede alle parole altrui || trist'e guai, chi crede troppo e chi non crede mai || tristezza e guai per chi crede troppo e per chi non crede mai || troppa cera guasta la casa || troppa familiarità genera disprezzo || troppa gioia diventa dolore || troppa manna, nausea || troppa modestia è orgoglio mascherato || troppe cortesie puzzano d'inganno || troppi cuochi guastano la cucina || troppo buono, troppo minchione || troppo caro è quel miele che si lecca delle spine || troppo dolce stomaca || troppo dormire fa impoverire || troppo grattar cuoce, e troppo parlar nuoce || troppo lungo non fu mai buono || troppo povero e troppo ricco fa ugual disgrazia || troppo stroppia || troppo tardi è una cattiva parola || troppo voltare fa cascare || troppo zucchero guasta le vivande || un nemico è troppo e cento amici non bastano || un po' di vino lo stomaco assesta, il troppo rovina (o offende) stomaco e testa || un po' tardi, troppo tardi || una parola di troppo guasta i migliori affari



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troposfera (s. femm.)
tropotassia (s. femm.)
tropotropismo (s. masch.)
troppità (s. femm.)
troppo (agg. e pron.)
troppocrazia (s. femm.)
troppopieno (s. masch.)
troscia (s. femm.)
trossulo (s. masch.)
trosulo (s. masch.)
trota (s. femm.)
trotato (agg.)
troticoltore (s. masch.)
troticoltura (s. femm.)
trotiera (s. femm.)
trotile (s. masch.)
trotinatura (s. femm.)
trotino (agg.)
trotskismo (s. masch.)


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