881. Anche altri avverbii si adoprano in questa maniera, come così, guari, già ecc. e varie preposizioni usate avverbialmente, come dietro o di dietro, davanti, dopo. Essere in trattato di matrimonio con una ragazza così. Manzoni. - Avrà scritto .... se aveva un soggetto così e così (tale e tale). Manzoni. - Bella cosa è questa vostra; ma ella ne (ci) par mutola: è ella così (tale)? Boccaccio.

882. La confessione che facciamo di noi con la bocca, dicendo che siamo peccatori, non viene dal cuore, nè vorremmo così esser tenuti, nè per così trattati. Volgarizz. di S. Gregorio. - Il male vostro era curabile presto, ma il suo non era già così (tale). Machiavelli. - Nè stette guari (molto) tempo, che costei morì. Boccaccio. - I così detti Piombi sono la parte superiore del già palazzo del Doge (antico palazzo). Pellico.

883. La strada davanti era sempre libera. Manzoni. - Una provvisione negli anni addietro assai lucrosa. Manzoni. - Siete voi accorti Che quel di retro muove ciò ch'e' tocca? Dante. - L'essersi perdute le scritture e le memorie dinanzi, è cagione che non gli possiamo assegnare più alto principio. V. Borghini. - Diciamo sempre: il giorno o la notte, il mese, l'anno ecc. avanti o innanzi; dopo o dipoi o appresso. Avendo il giorno avanti celebrato i sacrificii di Bacco. Boccaccio. - Non lagrimai nè rispos'io Tutto quel giorno, nè la notte appresso. Dante.

884. Quanto ai modi questo qui, quello là ecc. vedi più sotto, § 7.0

Avverbi sostantivati
885. Alcuni avverbii, preponendosi l'articolo e talora un pronome, possono usarsi come sostantivi; per es. il prima, il dopo, il poi, il dove, il come, il quando, il meglio, il peggio, il più, il meno ecc. Non sapendo distinguere ne' tempi il prima e 'l poi, confondono in un mescuglio ogni cosa. V. Borghini. - Reputo opportuno di mutarci di qui e andarne altrove; e il dove io ho già pensato. Boccaccio. - Chiaro mi fu allor come ogni dove In cielo è paradiso. Dante. - (Di qui le frasi per ogni dove, in ogni dove ecc.). Disse Buffulmacco: e come potremo noi? Disse Bruno il come ho io ben veduto. Boccaccio.

886. Il meglio e 'l più ti diedi e il men ti tolsi. Petrarca. Dicesi anche parlando familiarmente: alla peggio de' peggi. Alla peggio de' peggi potrebbero trovarsi insieme alla prossima villeggiatura. Manzoni. - L'oggi apprezzo ch'è in mie mani; Perchè chi sa mai il dimani? A. M. Salvini. - Il dinanzi e il di dietro non sono propriamente se non nelle cose che hanno sentimento. Varchi.

887. È notabile l'uso di oggi, accompagnato dal pronome questo, (Quest'oggi alla caccia non saremo insieme tutto il dì? Grossi) e il modo l'altro jeri o jeri l'altro per indicare il giorno precedente a jeri.