Circoscrizione del superlativo
40. Al posto del superlativo (assoluto) si può usare l'aggettivo semplice, accompagnato da qualche avverbio di accrescimento; per esempio molto bello, savio oltremodo, sommamente buono ecc. e anche ripetere due volte l'aggettivo stesso, per esempio bianca bianca, duro duro, grande grande.
Si noti come quest'ultima forma è più frequente nel linguaggio familiare che in quello scritto, e per di più in quelle frasi, in cui l'aggettivo è così ripetuto questi si riferisce piuttosto al verbo che non al nome, e prende quasi forza di avverbio.
La ripetizione della parola si fa anche con i sostantivi, con i verbi, con gli avverbi.

Due aggettivi sinonimi invece del superlativo
41. Altre volte si adoperano, pure in forza di superlativo, due aggettivi sinonimi, il secondo dei quali esprime più del primo; e ciò dà luogo a molte locuzioni, frequenti non tanto nello scritto letterario, quanto nello stile quotidiano; per esempio allegro e contento, pieno zeppo, ubriaco fradicio, stanco morto, ritto impalato, sudicio lercio, magro stecchito, sano e salvo, unto bisunto, povero scannato, vivo e vegeto, fradicio mézzo.

Similitudini invece del superlativo
42. Altre volte, infine, per evocare un grado molto elevato di qualche qualità, si usano certe brevi similitudini che conferiscono al discorso più evidenza; per esempio bianco come neve, nero come un carbone, bello come un angelo, splendido come un sole, lesto come un gatto, bianco come un panno lavato, pulito come una mosca ecc. ecc.

I nomi alterati

Avvertenze generali
43. È un grande pregio dell'italiano l'avere i modi per esprimere con una sola parola la sostanza o la qualità accompagnate dalle idee accessorie di grossezza, piccolezza, graziosità, viltà, e malvagità; adoperando gli accrescitivi, i diminutivi, gli spregiativi, i peggiorativi. Non si deve però credere che sia facile usare bene  questi modi, poiché l'uso di essi non è affatto arbitrario, ma è regolato da leggi generali e dalla consuetudine dell'uso. Crediamo quindi necessario fare alcune avvertenze su tal proposito, dichiarando e compiendo le cose già insegnate nella grammatica.