Sostantivo in apposizione
83. Un sostantivo si appone, senza preposizione alcuna, ad un altro sostantivo o ad un’intera proposizione, per compierne o spiegarne il significato. Il sostantivo dell’apposizione, quando è preso in senso generale e indeterminato, ricusa gli articoli; li ha bensì, quando vien preso in un senso particolare, o quando si riferisce a cosa nota, o serve per distinzione.

84. Senza articolo. Avea Giambologna scultore insigne finito e messo su il cavallo di bronzo. Dati. – Il fatto era accaduto vicino a una chiesa di cappuccini, asilo impenetrabile allora a’ birri. Manzoni. – La porta era chiusa, segno che il padrone stava desinando. Manzoni. – Siccome avverte S. Giovanni Grisostomo. Segneri. – Aveva egli (Tobia) nella sua canuta vecchiaia un sol figliuoletto, speranza della sua stirpe, sostegno della sua debolezza e quasi luce della sua cecità. Segneri.

85. Con articolo o con un dimostrativo determinato: S. Pietro il Crisologo me l’ha detto. Segneri. – Bice, la figlia del conte del Balzo. Grassi. – Lecco viene in parte a trovarsi nel lago stesso; un gran borgo al giorno d’oggi. Manzoni. – Si rimiri Lazzaro, quel gran fratello di Marte e Maddalena. Segneri. – Or se’ tu Oderisi L’onor d’Agobbio e l’onor di quell’arte Che alluminare è chiamata a Parisi (Parigi)? Dante. (Vedi anche P. I, cap. XIII, § 32, nota).

86. Anche l’aggettivo sostantivato si appone al sostantivo, specialmente per indicare un titolo o un soprannome a modo di antonomasia, o per esprimere il grado superlativo; per es. Filippo il bello, Alfonso il magnanimo, Firenze la bella, Napoli la grande ecc.; il più bello, il migliore. Usava di venire a questo luogo una delle sue capre, la più cara che avesse. Caro.

87. Non dovrebbero (questi ragionamenti) a Lei correre d’ogni parte, come a lor protettore il maggior di tutti? Segneri. – Mi venne una volontà di voler ricordare il nome di quella gentilissima ed accompagnarlo di molti nomi di donne e presi il nome di sessanta le più belle della cittade (città). Dante.

88. Il sostantivo apposto non ripete la preposizione del sostantivo, da cui dipende. Seguendo l’ire e i giovenil furori d’Agramante lor re (non del lor re). Ariosto. Talora bensì, per maggior energia o per chiarezza, si sostituisce all’apposizione la ripetizione del costrutto; p. es. a Cristoforo Colombo, allo scopritore dell’America sarà eterna gloria: Si mostra a Leucade la tomba d’Artemisia, della famosa regina di Caria. Prese dell’oro, del più fino che si potè trovare.