138. La particella avverbiale ne premessa o attaccata a un verbo può fare da complemento partitivo tanto coi sostantivi, quanto colle altre parti del discorso sovra indicate; p. es. ne prese una quantità; non ne voglio alcuno; nel qual caso i pronomi si accordano rispetto al genere col sostantivo, cui si riferisce la particella ne; p. es. ve n’erano alcuni (uomini), alcune (donne); veggo que’ pani, ne voglio molti; (di quelle pesche) datemene una.

Complemento partitivo indipendente
139. Complemento partitivo indipendente. Spessissimo il complemento partitivo si usa in modo indipendente da ogni altra parola, per indicare una parte di una cosa o un certo numero indeterminato di cose. Ciò si può fare in due modi: in senso affatto generico per indicare tutto un genere o un numero di cose: questa costruzione si fa colla semplice di non articolata e, per lo più, accompagnata da un aggettivo.

140. Per queste contrade e di dì (giorno) e di notte vanno di male brigate assai, le quali molte volte ne (ci) fanno di gran dispiaceri e di gran danni (è come se si togliesse il di, dicendo gran dispiaceri e gran danni). Boccaccio. – Si videro di gran novità in tutta la sua condotta. Manzoni. – Dava loro di fiere scosse. Manzoni. – Io ho di belli giojelli e di cari. Boccaccio:

141. in senso più determinato equivalente presso a poco ad alcuni: questa costruzione si fa colla prep. articolata dello, della, degli ecc. e piglia il nome di articolo partitivo (vedi P. I, cap. XIII, § 9): senza aggettivo; p. es. del vino, dell’olio, degli uomini, de’ libri: con aggettivo; p. es. del buon vino, dell’olio squisito, degli uomini dotti, de’ libri dilettevoli.

142. Sono da risguardarsi come locuzioni partitive di molto o di molti, invece del semplice molto, e così pure di più, di meno, per esprimere con più chiarezza la quantità che potrebbe accennarsi coi semplici avverbii. Una vite con di molti grappoli suvvi. Caro. – Non disse di più. Boccaccio

Complemento partitivo con i verbi
143. Complemento partitivo coi verbi. Il Complemento partitivo indipendente si adopera altresì dopo alcuni verbi:

144. dopo essere, parere e simili verbi predicativi (vedi P. II, cap. I, § 7). Lei non è di quelli che dan sempre torto a’ poveri. Manzoni. – Federigo Borromeo fu degli uomini rari in qualunque tempo. Manzoni. – Parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde. Dante;