469. Deriva questo costume dai titoli, soliti darsi ai personaggi ragguardevoli, di Signoria, Eccellenza, Altezza, Eminenza, Maestà, Paternità, Santità, facendoli precedere da vostra o vostre. Vostra Signoria (o in forma abbreviata Vossignoria), la Signoria Vostra, Vostra Eccellenza, le Vostre Eccellenze, la Maestà Vostra, e, in plurale, Le Signorie Vostre, Le Vostre Signorie ecc. ecc.

470. Questi titoli si adoperano anche parlando di persona, cui non si rivolga il discorso; nel qual caso vi si appongono i possessivi suo, loro. P. es. Oggi è arrivata Sua Maestà il Re, ovvero (ma più raro e più scelto) la Maestà del Re. Come V. M. Cristianissima potrà vedere per lettera di lor Signorie. Casa. - Dirigendo una lettera può scriversi A Sua Eccellenza il Ministro ovvero All'Eccellenza del Ministro, e così per gli altri titoli.

471. I verbi, i participii e gli attributi si concordano in numero e genere col titolo astratto e col pronome Ella, Elleno, che ne tiene le veci, e però si fanno di genere femminile anche quando riferisconsi a maschio. V. S. Illustrissima è occupata ed importunata da molti. Casa. - Ella sarà stata certamente occupata. Leopardi. - V. S. ne resterà soddisfatta .... Io l'amo di quanto amore io ho, e di quanto ella è degna, e pregandola per tutta la sua cortesia ch'Ella non mi sia scarsa del suo, con tutto il cuore me le raccomando. Caro.

472. Accetti Ella da me il mio buon animo; siccome resti certificata che questa canzone a mio giudizio è la più poetica, e la più piena di nobili fantasie, di quante Ella ne abbia fatte. Redi. - Signor conte pregiatissimo. Sebbene io non possa ancora darle notizia certa del partito ch'io potrò prendere circa il fermarmi qui o tornare a Bologna, non voglio però lasciare di salutarla e di ridurmele, fin da ora, alla memoria, com'Ella è e sarà sempre nella mia. Leopardi. - Alla quale V. M è debitrice di molto amore. Casa.

473. La questione proposta da V. S. Ill.ma (Pietro Bardi) è, onde avvenga che andando nella stagione caldissima per bagnarsi nel nostro fiume d'Arno, essendosi spogliata e trattenendosi ignuda per qualche tempo in luogo ombroso in riva al fiume, dove non sente alcuna molestia nè di caldo nè di freddo, trattenendosi, come dico, ignuda e all'ombra, nell'entrare poi nell'acqua sente notabilissima e quasi insopportabile offesa di freddo: stata poi per qualche tempo nell'acqua e assuefatta, per cosi dire, alla sua temperie, va comportando tal freddezza assai temperatamente. Galilei.

474. È però usanza nelle lettere confidenziali e nei dialoghi di concordare il genere dei participii e degli attributi col sesso, piuttostochè col titolo o col pronome. V. S. sia contento d'ascoltare. Casa. - Lo veggo ricordevole di tutti gli amici suoi, e specialmente di V. S. la quale (egli) ama cordialissimamente e per le sue rarissime qualità, e perchè le pare che V. S. le sia officioso. Caro. - V. S. è guarito. Caro.