Tempi e modi nelle proposizioni condizionali
571. Oltre le regole generali date qui sopra, voglionsi assegnare speciali norme per i gruppi formati da una principale (qui detta dai grammatici apodosi), e da una condizionale subordinata (detta pur dai grammatici prodosi), potendo questi usare varii modi e tempi con assai libertà, secondo il variare del sentimento:

572. 1ª forma. Indicativo nella prodosi; indicativo altresì o imperativo nell’apodosi. Il dir vostro, se pur pecca, pecca per bontà. Caro. – Umile sarà l’elocuzione, se le parole saranno proprie. Tasso. – Se tu avevi altra ira, non ci dovevi perciò straziare. Boccaccio.

573. Con questa forma si pone la condizione come reale, e la conseguenza come sicura e necessaria.

574. Spesso al presente o passato prossimo della prodosi corrisponde nell’apodosi il futuro; p. es. Se ella tanto può nelle bestie, che potrà negli uomini? Gozzi. – Mancherà l’industria e crescerà la pigrizia, se timore o speranza non ci governa. Davanzati.

575. 2ª forma. Congiuntivo presente o passato nella prodosi; indicativo pres. o futuro nell’apodosi. Dove la vendetta degli uomini manchi, veglia il giudizio di Dio. Guerrazzi.

576. Con questa forma si pone la condizione come ipotetica, e la conseguenza come sicura.

577. 3ª forma. Congiuntivo impf. nella prodosi; condizionale presente o passato nell’apodosi. Se stesse in arbitrio mio di servirla, mi contenterei di farlo. Caro. – Se fosse qui presente il Cagliostro, forse ci potrebbe dare un poco di lume. Leopardi. – Se fosse vivo, oramai e’ si sarebbe ritrovato. Firenzuola.

578. Con questa forma si pone la condizione come ipotetica, e come tale anche la conseguenza.

579. 4ª forma. Congiuntivo trapassato nella prodosi; condizionale passato nell’apodosi. Se egli fosse stato libero, avrebbe o a sè o ad altri fatto qualche gran male. Lasca.