205. Altri.... altri in senso distributivo: Così di quella squadra ormai disfatta Altri cade, altri fugge, altri s'appiatta. Ariosto. - Un simile esempio è qui sopra.

Altrui
206. vale di altri in senso possessivo, e si usa come aggettivo e come sostantivo. Più l'altrui fallo che 'l mio mal mi duole. Petrarca. - L'iniquità non si fonda soltanto sulle sue forze, ma anche sulla credulità e sullo spavento altrui. - Manzoni. - Si dispose di gettarsi alla strada e voler logorare dell'altrui. Boccaccio. Si usa anche per ad altri. A te soavemente i lumi chiuse Il gallo che li suole aprire altrui. Parini. - Tutti coloro che fanno torto altrui sono rei ecc. Manzoni.

Qualche
207. sempre aggettivo e singolare, nè mai scompagnato dal suo sostantivo, designa una cosa in modo affatto indeterminato, escludendo ogni limite o particolarità, quasi come qualunque sia, pur che sia ecc.; p. es. dammi qualche libro; ho bisogno di qualche ajuto - Per fare che il mondo non dorma in eterno,.... io voglio che noi proviamo qualche modo di risvegliarlo. Leopardi.

208. Un qualche, una qualche ha senso anche più indeterminato. La facezia allora solo è tollerabile, quando del suo velo ricuopre una qualche verità, che altrimenti esposta offenderebbe o nojerebbe. Tommaseo.

209. Talora prende il senso, un po' più determinato, di pochi, specialmente riferito a uno spazio di tempo: Partirò fra qualche giorno. Ho scritto qualche verso anch'io - Date retta a me, disse dopo qualche momento Agnese. Manzoni.

Qualche cosa e qualcosa
210. La forma neutra di qualche è qualche cosa o, in voce composta, qualcosa; usitatissima questa nel parlar familiare, e non rara neanche negli scrittori. Nello stile umile possono adoperarsi anche i diminutivi qualche cosetta, cosina, cosuccia, cosellina ovvero qualcosetta ecc. Lasciami un poco ritornare a me (in me): io penserò a qualcosa. Machiavelli. - Renzo camminava con una smania addosso di far qualcosa di strano e di terribile. Manzoni. - Ho qualcosina a casa. Manzoni.