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Carlo Cassola
(✶1917   †1987)

Pubblica nell'autunno, presso Einaudi, Il cacciatore e riprende a scrivere il racconto Angela che concluderà nel luglio del 1966 attribuendogli il titolo La maestra. Nel 1965 fa un viaggio in Scandinavia e al rientro verrà pubblicato, nella nascente collana degli Oscar Mondadori, il romanzo La ragazza di Bube. Nel 1966 esce da Einaudi Tempi memorabili. In maggio si reca a Londra e a Parigi per presenziare un pubblico dibattito con alcuni rappresentanti del nouveau roman e della nouvelle critique che però non ha felice esito a causa di incomprensioni reciproche sul fatto di fare letteratura.

In luglio si reca in Inghilterra insieme alla famiglia per un viaggio di piacere e a novembre va in Germania. Nei primi mesi del 1967 fa un viaggio in Francia e si reca in varie città d'Italia per le presentazioni dei suoi libri. La RAI, con il suo consenso, trasmette a puntate Fausto e Anna ed esce da Einaudi Storia di Ada che comprende La maestra e che rientrerà tra i primi cinque del premio Campiello.

Nel 1968 vede finalmente la luce Ferrovia locale e l'autore, in una lettera a Daniele Ponchiroli, scrive:

«È la cosa che ho scritto con maggior impegno, ma anche con maggior piacere. M'era venuta in mente nel '61, ma sbagliai i primi due tentativi. Sono riuscito a scriverla solo nel '66-'67. Ci tengo molto, e se da una parte ho desiderato di vederla pubblicata al più presto, dall'altra mi preoccupo che esca nel momento più opportuno»
(a Ponchiroli, 17 gennaio 1968)

Esce come supplemento estivo, sulla rivista femminile Amica, Un matrimonio del dopoguerra e la collaborazione con il Corriere della sera diventa stabile fino al 1973 con la rubrica Fogli di Diario e con articoli vari, ma in modo irregolare, fino al 1978. Nel 1969 pubblica Una relazione dal quale verrà tratto, nel 2004, il film L'amore ritrovato con la regia di Carlo Mazzacurati. Con il romanzo Una relazione vince nel 1970 il Premio Napoli.

Nel 1970, pubblica da Einaudi il lungo romanzo Paura e tristezza, con il quale si chiude la terza fase della sua scrittura e se ne apre una nuova.

«Sono in un periodo di grave crisi. Accenno soltanto al versante letterario: col mio ultimo romanzo, Paura e tristezza, già finito ma che pubblicherò in autunno, sarà irrevocabilmente finita una lunga applicazione letteraria, cominciata nell'immediato dopoguerra. Non ci tornerò più sopra. Sento che non potrò più fare la commemorazione del passato e l'elegia della giovinezza. Se riuscirò ancora a scrivere, scriverò del presente, Una letteratura problematica, una letteratura d'indagine, è ormai la sola che m'interessi.»
(a Fortini, 12 gennaio 1970)
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Nel 1971 lo scrittore, colpito da grave crisi cardiaca, viene ricoverato all'ospedale Gemelli di Roma dove gli viene diagnosticata una malattia degenerativa. Dimesso dall'ospedale dopo due mesi, si trasferisce da Grosseto a Marina di Castagneto Carducci dove, ripresosi, nella tranquillità del luogo continua la sua attività scrivendo e pubblicando a ritmo frenetico, molte altre opere.

Nel 1972 esce negli Oscar Ferrovia locale, nel 1973 pubblica da Rizzoli Monte Mario e, sempre per Rizzoli, con Mario Luzi, Poesia e romanzo. Il 16 maggio dello stesso anno inizia la stesura di Gisella che terminerà il 19 ottobre e il 16 dicembre inizia a scrivere un nuovo romanzo, L'antagonista. Con Monte Mario entra nella rosa del premio Selezione Campiello, riconoscimento al quale teneva molto, come scrive a Marabini nel 1973.

«Ci tenevo molto a entrare in cinquina e temevo di non potercela fare. La situazione si presentava brutta, a detta di Spagnol; e so che sul mio nome s'è accesa una vera e propria battaglia»
(a Marabini, 1º giugno 1973)

Nel 1975 esce da Rizzoli Troppo tardi che era stato concluso già nel 1971 nella versione intitolata Fratello e sorella. Progetta intanto un settimanale di discussione politica che vorrebbe intitolare L'impegno e contatta Fortini, Caproni, Moravia, Calvino, Leonetti, Garboli, Testori, Sciascia, Siciliano, Parronchi e altri, ma il progetto non si conclude. Nel 1976 si dedica alla scrittura di saggi e scrive L'intelligenza e il potere e Il vecchio e il nuovo che verranno poi a far parte, dopo poco, del volume Il gigante cieco che esce da Rizzoli insieme all'altro libro, L'ultima frontiera dove esprime la sua posizione politica antimilitaristica. Sempre in questo anno esce presso Rizzoli L'Antagonista con il quale otterrà il premio Bancarella.

La campagna antimilitaristica e gli ultimi scritti

Nel 1977, sempre da Rizzoli, esce La disavventura che gli fa vincere il premio Marina di Camerota ex aequo con Malacqua di Nicola Pugliese e L'uomo e il cane con il quale vince il premio Bagutta. Continua nel frattempo la programmazione letteraria sul Diario. Riceve la proposta di Davico Bonino per una riduzione radiofonica di Un cuore arido di cui la RAI aveva acquistato i diritti, ma rifiuta. Andrà invece in onda, il 26 luglio, su Radio Uno l'adattamento radiofonico di Fausto e Anna a cura di Giuseppe Lazzari. In questo stesso anno fonda la «Lega per il Disarmo» e ne assume la presidenza. Da questo momento inizia, tra forti polemiche, una stretta campagna per sensibilizzare l'opinione pubblica tenendo incontri e numerose conferenze. Invita gli amici a sottoscrivere un «Appello degli uomini di cultura per il disarmo unilaterale dell'Italia».

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Porta intanto avanti il piano di lavoro per una trilogia avveniristica e nel 1978 verranno pubblicati da Rizzoli Il superstite, Il nuovo Robinson Crusoe, La lezione della storia e Un uomo solo. I rapporti con la casa editrice Rizzoli si stanno però guastando perché Cassola si lamenta che i suoi ultimi scritti non vengono valorizzati e cerca un altro editore. Ferragosto di morte e Un uomo solo finiranno infatti con un diverso editore. Il 30 aprile si inaugura a Firenze il Congresso per la costituzione ufficiale della Lega per il disarmo unilaterale dell'Italia ma le sue condizioni di salute si aggravano e si rompe l'amicizia con Cancogni che non ha voluto sostenerlo per la proposta di disarmo. Decide intanto di trasferirsi in campagna a Montecarlo di Lucca come aveva sempre desiderato:

«... il mio rifugio finale sarà una casa in campagna»
(a Cancogni, 2 ottobre 1959)

L'8 gennaio partecipa alla trasmissione televisiva Acquario di Maurizio Costanzo e il 4 luglio inizia a scrivere il romanzo L'amore tanto per fare che terminerà l'8 settembre e Rizzoli pubblica Il paradiso degli animali (Diario). Va nel frattempo in onda, trasmessa da Radio Uno, la sceneggiatura radiofonica di Un cuore arido a cura di Mauro Pezzati. Per la «serie di romanzi politici» pubblica da Rizzoli La morale del branco e Il ribelle, mentre Ferragosto di morte e Contro le armi verranno pubblicati per i tipi di Ciminiera.

Inizia a dirigere, nel febbraio, con Francesco Rutelli un mensile intitolato L'Asino che verrà interrotto al n. 7/8. Sul giornale esce a puntate l'inserto de L'amore tanto per fare. Nel 1981 escono da Rizzoli il romanzo storico La zampa d'oca e L'amore tanto per fare e in quello stesso anno fonda il "Comitato promotore di un Convegno di intellettuali sul problema della fine del mondo", convegno che si terrà a Firenze l'anno seguente.

Nel 1982 Cassola rinnova il contratto con Rizzoli che pubblica Gli anni passano, continuazione de La ragazza di Bube e Colloquio con le ombre mentre da Ciminiera Il mondo senza nessuno. Nel mese di Maggio si reca a Riva di Solto (lago d'Iseo) per curarsi ma le cure non gli giovano e in maggio ritorna a Montecarlo. Nel 1983 viene dato alle stampe da Rizzoli Mio padre e La rivoluzione disarmista, mentre presso la casa editrice Pananti esce Due racconti.

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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