1051. Don Rodrigo voleva bensì fare il tiranno, ma non il tiranno salvatico. Manzoni. - Da barbari non si dee far giudizio degli uomini, ma bene degli inciviliti. Leopardi. - Non solamente le cose presenti, ma eziandio le future e occulte per divina rivelazione conosceva. Cavalca.

La congiunzione se
1052. SE aggiunge una proposizione subordinata come condizione o come circostanza d' un'altra proposizione. Se la volontà, messa da parte la ragione, segue le passioni e trascorre fuor dell'onesto, la colpa è pur sua, non delle passioni. F. Zanotti. - Se vuole udire il mio consiglio, mantenga la propria dignità intera. Leopardi.

1053. Se non è maniera eccettuativa. Il delitto è un padrone rigido ed inflessibile, contro cui non diviene forte se non chi se ne ribella interamente. Manzoni

1054. Altre volte se congiunge una proposizione dubitativa od interrogativa. Fece un rapido esame se avesse peccato contro qualche potente. Manzoni. - Restò Mirtale tutta stupefatta e domandandogli se le capre partorivano bambini, egli le raccontò tutto il fatto. Caro.

1055. Quanto all'uso di se in senso desiderativo, vedi addietro, cap. XIX, § 4.

La congiunzione che
1056. CHE congiunzione relativa equivalente al pronome relativo in senso astratto e indeterminato serve a congiungere le proposizioni subordinate colle principali, sì a maniera di soggetto, come di oggetto o di attributo o di complemento avverbiale (vedi Preliminari alla Sintassi, § 13 e la Parte II, dove si tratta delle propos. subordinate).

1057. Nelle proposizioni avverbiali la congiunzione che per determinare le diverse relazioni, di cui è capace, si pospone e spesso si afigge a molti e diversi avverbii e preposizioni, od altre parti del discorso; donde si formano molte congiunzioni relative; p. es. prima che, dopo che, appena che, perchè, perciocchè, essendo che, sia che, tantochè, di modo che, benchè, così che, affinchè, posto che ecc. ecc.

1058. Talora per altro la sola che supplisce alla prepos. taciuta o sottintesa. Io non vi scrivo più a lungo, chè l'ora è tarda (chè per perchè). Algarotti. - Fate presto, che possiam rimetterci in via (che vale affinchè). Grossi. - Siam qui soli che nessun ci sente (che vale di modo che o sim.). Manzoni.

1059. La cong. che preceduta da un avverbio dimostrativo o quantitativo o da uno de' comparativi irregolari di forma latina serve alle comparazioni, onde abbiamo i costrutti così .... che, tanto .... che, più .... che, meno .... che, altro .... che, maggiore, minore .... che ecc. (Vedi la Parte II).