Indifferente

Se apriamo un qualunque vocabolario alla voce indifferente, possiamo leggere:
«agg.
1 Che non suscita particolare interesse o simpatia: un tipo di bellezza che mi lascia i. non i., che importa, che è degno di considerazione: somma non i. essere i., seguito da frase soggettiva, essere equivalente, uguale: che tu resti o esca per me è i.
2 Che non si lascia coinvolgere emotivamente SIN apatico, impassibile: persona i. per natura; che non si lascia influenzare da qlco. SIN insensibile: restare i. alle critiche, alle lusinghe
3 Imparziale: arbitro i.; parere i.
s.m. e f.
Persona priva di interessi, apatica fare l'i., ostentare imperturbabilità quando invece si è commossi
avv. indifferentemente, senza che faccia differenza»
(Sabatini Coletti in rete).

A nostro modo di vedere molto spesso si adopera in modo improprio dando al termine un significato che non ha: importante, ragguardevole, rilevante, non trascurabile, non da poco e simili. Non diremo, per esempio, ho dovuto affrontare una spesa non indifferente, ma, correttamente, una spesa notevole, ragguardevole, rilevante e simili.
Indifferente non significa, infatti, “che non interessa”? E una spesa notevole interessa, eccome! Non tutti i vocabolari, però, sono del nostro avviso. Ma tant'è. Indifferente

08-06-2017 — Autore: Fausto Raso