Mettere la pulce nell'orecchio e tenere bordone

Il cavalier De Rossi era molto geloso della moglie e questo suo difetto era arrivato agli orecchi dei colleghi d'ufficio, che non perdevano occasione per rendergli la vita difficile. Un giorno, un collega più esuberante decise che era giunto il momento di mettere alla prova il De Rossi.
D'accordo con altri colleghi che gli tenevano bordone telefonò al collega geloso e, camuffando la voce, lo invitò a controllare le strane uscite della moglie. Da quel giorno la vita del De Rossi fu un inferno: trascorreva le notti insonne, la pulce gli ronzava sempre nell'orecchio.
I colleghi se ne accorsero e, presi dal rimorso cercarono di tranquillizzarlo dicendogli che la telefonata era stata uno scherzo di pessimo gusto. Ma la pulce, ormai, era penetrata negli orecchi di quel disgraziato.
Tenere bordone e mettere la pulce nell'orecchio sono modi di dire propri della nostra lingua anche se, per la verità, il secondo è un calco di un'espressione francese. Quanti conoscono l'origine di questi idiomatismi? Vediamo di scoprirla insieme.
Si adopera l'espressione tenere bordone quando si vuole assecondare qualcuno in un'impresa o in una discussione, soprattutto contro chi è impegnato in un lavoro o in un'attività su cui è implicito un giudizio poco lusinghiero. La locuzione è un prestito del linguaggio musicale: bordone è il nome di una canna di cornamusa (e degli strumenti a fiato, in genere) che emette un solo suono e fa da sostegno, da accompagnamento alla melodia eseguita dalle altre canne. Colui che tiene bordone, quindi, in senso figurato, accompagna un altro in una discussione e simili.
Mettere (o avere) la pulce nell'orecchio, invece, cioè insinuare dubbi, sospetti e simili, ricalca l'espressione francese mettre la puce à l'oreille. Questo modo di dire era di moda in Francia nel secolo XIII ed era riferito a colui (o colei) che era tormentato da una smania amorosa tanto da non riuscire a dormire, quasi avesse una pulce che gli ronzava negli orecchi.

25-08-2020 — Autore: Fausto Raso