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Bernardino Baldi
(✶1553   †1617)

Bernardino Baldi (Urbino, 5 giugno 1553 – Urbino, 10 ottobre 1617) è stato un matematico e poeta italiano; dotato di vasti e diversi interessi, fu anche uno storico, un antiquario e conobbe numerose lingue.

Fu il figlio di Francesco e di Virginia Montanari, fece a Urbino i primi studi sotto la guida dell'umanista Gianantonio Turoneo e del matematico Federico Commandino. Nel 1573 si iscrisse nello Studio di Padova per frequentare i corsi di filosofia senza tuttavia concluderli: in questi anni compose versi e portò a termine il poemetto didascalico L'Artiglieria, che nel 1600 pubblicò tutti insieme a Pavia, con il titolo Il Lauro. Tornò a Urbino per riprendere lo studio della matematica con Guidobaldo del Monte: qui tradusse i Fenomeni di Arato di Soli e pubblicò nel 1578 il nuovo poemetto didascalico L'invenzione del bossolo da navigare.

La sua cultura, ampia ed eclettica, fu conosciuta e apprezzata dal cardinale Carlo Borromeo, che lo sollecitò a mettere in versi soggetti religiosi e vite di santi: il risultato fu la pubblicazione a Vicenza, nel 1589, replicata a Roma nel 1594, di 116 sonetti, sotto il titolo de La corona dell'anno. Il cardinale lo raccomandò a Mantova, nel 1580, come insegnante di matematica del nipote Ferrante II Gonzaga che gli fece ottenere i benefici dell'abbazia di Guastalla.

Continuò ad allargare i suoi interessi, dedicandosi allo studio della lingua ebraica e della caldea, praticando la pittura e traducendo lEro e Leandro di Museo. Nel 1586 era a Roma, dove scrisse i Sonetti romani, una sorta di guida turistica sul tema delle antichità romane, a imitazione del Premier livre des antiquités de Rome di Joachim du Bellay.

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Tornò a Mantova nel 1587, facendo frequenti soggiorni nella nativa Urbino per sfuggire ai fastidi che le sue incombenze di abate di Guastalla gli procuravano. Dopo un nuovo soggiorno romano nel 1597 al seguito del cardinale Cinzio Aldobrandini, iniziò la stesura della Vita e fatti di Federico di Montefeltro duca d'Urbino e poi quella di Guidobaldo da Montefeltro, la Della vita e dei fatti di Guidubaldo I da Montefeltro duca d'Urbino, commissionategli dal duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere, al servizio del quale passò nel 1609, rinunciando ai benefici dell'abbazia di Guastalla. Rimase a Urbino per il resto della sua vita, morendovi il 10 ottobre del 1617.

Della sua vita hanno scritto Ireneo Affò, Giammaria Mazzuchelli e altri.

Opera

Autore poligrafo ed eclettico, si dice che abbia scritto più di cento opere differenti, la maggior parte delle quali è rimasta inedita. Le varie opere mostrano le sue abilità come teologo, matematico, geografo, antiquario, storico e poeta. La Cronica dei Matematici (pubblicata a Urbino nel 1707) è un compendio di un'opera più ampia, a cui ha dedicato dodici anni di lavoro e che intendeva contenere le vite di più di duecento matematici. In particolare, scrisse una Vita di Guidobaldo da Montefeltro, un poema sulla Invenzione del bossolo da navigare (la bussola), un poema sulla Nautica. È stato chiamato il "Varrone del Cinquecento".

Cronica de matematici: overo Epitome dell' istoria delle vite loro, Urbino, Angelo Antonio Monticelli, 1707.

Versi e prose scelte di Bernardino Baldi, annotate e ordinate da Filippo Ugolini e Filippo Luigi Polidori, Firenze, Felice Le Monnier, 1859.

Baldi si interessò anche di etruscologia nell'opuscolo In tabulam aeneam Eugubinam lingua Hetrusca veteri perscriptam Divinatio, pubblicato nel 1613 per i tipi della casa editrice «Ad insigne pinus», creata dagli umanisti tedeschi David Hoeschel e Mark Welser.

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Opere


Opere scientifiche

In mechanica Aristotelis problemata exercitationes, In Urbino, per Angelo Ant. Monticelli, 1707.
Cronica de matematici, In Urbino, per Angelo Ant. Monticelli, 1707.

Opere erudite

In tabulam aeneam eugubinam lingua hetrusca veteri perscriptam, divinatio, Augusta Vindelicorum, David Franck, 1613.
Scamilli impares Vitruviani, Augsburg, Ad Insigne Pinus, 1612.
De Vitruvianorum verborum significatione, Augsburg, Ad Insigne Pinus, 1612.
Ripubblicata nell'edizione di Vitruvio cum notis Variorum a Joanne de Laet (insieme col suo Trattato De Scamillis), Amstelodami per Ludovicum Elzevirium 1649. in-folio con il titolo Lexicon Vitruvianum. La Vita di Vitruvio scritta da Baldi fu ripubblicata dal Marchese Giovanni Poleni nelle sue Exercitationes Vitruvianae Secundae.
La difesa di Procopio contro le calunnie di Flavio Biondo, Urbino, Marcantonio Mazzantini, 1627.

Opere letterarie

La corona dell'anno, Venezia, appresso Agostino dalla Noce, 1589.
Versi e prose di monsignor Bernardino Baldi da Vrbino abbate di Guastalla, Venezia, appresso Francesco de' Franceschi senese, 1590.
La Deifobe, overo gli oracoli della Sibilla Cumea Monodia, Venezia, Giovanni Battista Ciotti, 1604.
Il Diluvio universale, cantato, con nuova maniera di versi, Venezia, Per P. Bartoli, 1604.
Concetti morali, cantati da Bernardino Baldi da Vrbino, abbate di Guastalla, nell'illustrissime Academie Innominata Seluaggio, Affidata Hileo, Parma, nella stamperia di Erasmo Viotti, 1607.
La Nautica: Poema, Venezia, Per P. Bartoli, 1604.

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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