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Goffredo Parise
(✶1929   †1986)

La scrittura

Il suo lavoro di scrittore inizia con la prosa sperimentale de I movimenti remoti (1948), un'opera scritta a mano su settanta fogli numerati riapparsi, per merito di Claudio Altarocca, nel 1972 e ricomposti definitivamente nel 2005. Il manoscritto, dato per disperso per oltre cinquant'anni è stato pubblicato da Fandango Libri nel 2007 in un'edizione a cura di Emanuele Trevi. Questa prosa, scritta all'età di diciotto anni, preannuncia il romanzo surreale Il ragazzo morto e le comete (1951) seguito da La grande vacanza (1953). La sua opera prosegue con il realismo della trilogia veneta costituita dai romanzi Il prete bello (1954), Il fidanzamento (1956) e Atti impuri (1959, pubblicato originariamente col titolo Amore e fervore per volontà della casa editrice, nel 1973 col titolo scelto dall'autore).

La lingua riesce a rendere tutte le sfaccettature della realtà quotidiana, la sua ripetitività, ma ne fa emergere, al tempo stesso, gli aspetti più insoliti, gli esiti più inattesi. Questo connubio di realismo e tendenza alla deformazione grottesca trova un esito significativo nel romanzo Il padrone (1965), parabola di un impiegato che finisce per essere plagiato dalla personalità del suo capoufficio (pare che Garzanti vi si riconoscesse), all'insegna di un paradossale contatto di Parise col filone della letteratura industriale che in quegli anni vedeva impegnati autori come Ottiero Ottieri e Paolo Volponi.

Seguirono i racconti di Il crematorio di Vienna (1969) e l'opera di teatro L'assoluto naturale (1967). In Sillabario n. 1 (1972) e Sillabario n. 2 (1982), con cui si aggiudica il premio Strega, lo scrittore dedica un breve racconto ad ogni sentimento, in ordine rigorosamente alfabetico, riscoprendo in questo modo, dopo tanti viaggi e tante esperienze, il valore più autentico delle emozioni.

In quest'ottica va interpretato anche l'ultimo, discusso romanzo L'odore del sangue, tanto sensuale e violento quanto affascinante, apparso postumo nel 1997.

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La grande bravura del Parise giornalista emerge da alcuni vivacissimi reportages di viaggio, tra i quali Cara Cina (1966), frutto di diciannove articoli pubblicati sul Corriere della Sera e poi assemblati a formare i capitoli del libro. Parise in questo reportage utilizza un metodo basato su due aspetti fondamentali: il primo è quello di immergersi completamente nella realtà cinese, abbandonando per qualche giorno il proprio background culturale umanistico e occidentale, al fine di comprenderne al meglio la natura assai misteriosa; il secondo stratagemma é quello dell’uso dell’intervista, attraverso cui lo scrittore lascia parlare direttamente l’interlocutore così che le opinioni e i ragionamenti sulla Cina non siano quelli astratti del visitatore bensì quelli di chi conosce a fondo la realtà del territorio.

Successivamente a Cara Cina, Parise scrive Due o tre cose sul Vietnam (1967), Guerre Politiche. Vietnam, Biafra, Laos, Cile. (1976), e il libro dedicato al Giappone L'eleganza è frigida (1982).

Caratteristica peculiare di tutti i reportages parisiani é l’assenza di giudizi politici e ideologici. A confermare la grande curiosità di Parise, la sua disponibilità a confrontarsi con codici espressivi diversi sono anche alcune collaborazioni cinematografiche, in qualità di sceneggiatore per i registi Mauro Bolognini, Gianni Puccini, Luciano Salce e Tonino Cervi.

Legato a una tradizione letteraria vicentina che parte da Antonio Fogazzaro e arriva a Guido Piovene, di cui fu grande amico, Parise è riuscito a raccontare la realtà in cui fin dall'infanzia, come figlio illegittimo, si è trovato a vivere: una realtà fatta spesso di pregiudizi, di piccole e grandi viltà che i suoi personaggi affrontano con un feroce (spesso dolceamaro) sarcasmo e una tenace, insensata e meravigliosa voglia di vivere.

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Opere


Narrativa

Il ragazzo morto e le comete, Venezia, Neri Pozza, 1951.
La grande vacanza, Venezia, Neri Pozza, 1953.
Il prete bello, Milano, Garzanti, 1954.
Il fidanzamento, Milano, Garzanti, 1956.
Amore e fervore, Milano, Garzanti, 1959; col titolo Atti impuri, Torino, Einaudi, 1973.
II padrone, Milano, Feltrinelli, 1965. Premio Viareggio
Gli americani a Vicenza, Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1966. Gli americani a Vicenza e altri racconti 1952-1965, Milano, A. Mondadori, 1987. ISBN 88-04-30092-2.
L'assoluto naturale, Milano, Feltrinelli, 1967.
Il crematorio di Vienna, Milano, Feltrinelli, 1969. Premio Campiello
Sillabario n.1, Torino, Einaudi, 1972.
"Amore", raccolta sillabari, anno= tra 1971 e 1980
Sillabario n.2, Milano, A. Mondadori, 1982. Premio Strega
Arsenico, Treviso, Becco giallo, 1986. ISBN 88-85832-00-8.
I movimenti remoti, Macerata, Quodlibet, 1995; Roma, Fandango libri, 2007. ISBN 978-88-6044-030-3. (scritto nel 1948)
L'odore del sangue, a cura di Cesare Garboli e Giacomo Magrini, Milano, Rizzoli, 1997, ISBN88-17-66076-0. [scritto nel 1979]
Sillabari veneti, Vicenza, Ronzani Editore, 2016. ISBN 978-88-94159-41-7.
La politica. Trotto leggero, in "Riga", n. 36, 2016. [romanzo incompiuto di 16 capitoli in 71 cartelle dattiloscritte]

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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