Lorenzo Casaburi Urries
(✶ ? † XVII secolo)
Lorenzo Casaburi Urries (Casabùri Urriès) (Napoli, ... – ..., XVII secolo) è stato un poeta italiano di scuola marinista.
Si hanno di lui solo le scarne notizie di pochi repertori biobiliografici. Figlio di Fulvio Casaburi e Margarita Urries, fu attivo a Napoli, quasi certamente sua città natale, nella seconda metà del XVII secolo. Niccolò Toppi, nella sua Biblioteca Napoletana lo dice – al pari del fratello Pietro, anch'egli lirico tardobarocco, – “ingegnosissimo poeta”.
Opere
Pubblicò un solo libro di versi, Le quattro stagioni, stampato a Napoli nel 1669 da Novello de Bonis. Come consuetudine nei canzionieri dell'epoca, l’opera è divisa in sezioni tematiche, poste qui però in relazione con le stagioni dell’anno: primavera per i “suggetti amorosi”, estate gli “eroici”, autunno per i “morali” e inverno per i “lugubri e sacri”.
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Rise Clorinda, e su la guancia bella dolcissima pozzetta allor s'aprio; quando il mio cor ad osservar sen gio sì leggiadra d'amor cifra novella: «Fors'è questa» dicea «propizia stella, ch' ad affrenar le mie tempeste uscio? fors'è 'l fonte del riso, ove m'invio a delibar di gioie alta procella?» Amor l'udì, che v'era ascosto; e, sciolto ver' lo 'ncauto mio cor dardo improviso, cadde trafìtto e vi restò sepolto. Oh cor beato, in sì bel loco ucciso, poiché, di fiori in sul feretro accolto, ti fu tomba la rosa e nenia il riso.
(Lorenzo Casaburi Urries, Amoroso avvenimento)
Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera
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