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Marco Minghetti
(✶1818   †1886)

La satira

Come tutti i politici, Minghetti era bersaglio dei giornalisti satirici del tempo. Persino il Prati si espose con una quartina satirica nei confronti dell'allora Primo Ministro, mettendolo alla berlina per la sua notoria passione per la caccia, ma anche dando pubblicamente credito a voci di corte (mai storicamente confermate), che descrivevano il Minghetti come uomo di scarse capacità amatorie. Scrisse il Prati:

«Andò Marco alla caccia e con le fisse
pupille un augellin prese di mira;
ma Laura impietosita a Marco disse:
Perché tiri all'uccel che a te non tira?»
(Giovanni Prati)

Quest'audacia costò al Prati un ritardo di qualche anno nella nomina regia a Senatore del Regno.

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Opere


in italiano

Della restaurazione del governo pontificio, Firenze, Le Monnier, 1849;
Della economia pubblica: e delle sue attinenze colla morale e col diritto, Firenze, Le Monnier, 1859, versione digitalizzata;
Stato e chiesa, Milano, U. Hoepli, 1878, versione digitalizzata;
I partiti politici e la ingerenza loro nella giustizia e nell'amministrazione, Bologna, Zanichelli, 1881, versione digitalizzata;
Raffaello, Bologna, Zanichelli, 1885;
La convenzione di settembre: un capitolo dei miei ricordi, Torino, L. Roux, 1888, versione digitalizzata;
Scritti vari, versione digitalizzata;


in francese

Des rapports de l'économie publique avec la morale et le droit, versione digitalizzata;
L'état et l'église, versione digitalizzata.

Bibliografia

R. Gherardi, «MINGHETTI, Marco». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. LXXIV, Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana, 2010

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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