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Niccolò Forteguerri
(✶1674   †1735)

Niccolò Forteguerri (Pistoia, 6 novembre 1674 – Pistoia, 7 febbraio 1735) è stato un accademico e presbitero italiano.

Forteguerri venne avviato subito al sacerdozio e si laureò nel 1695 a Roma. Viene scelto come segretario dal monsignore Anton Felice Zandonai fu eletto Nunzio Apostolico in Spagna. Rientra a Roma, dove Clemente XI, lo elegge Canonico della Segreteria Apostolica di Santa Maria Maggiore e di San Pietro in Vaticano. Viene poi ammesso nell'Accademia dell'Arcadia, con il nome arcadico di Nidalmo Tiseo, dove si dedicò alla poesia. Nel 1730, viene nominato Segretario della Congregazione di Propaganda Fide. Scrisse i Capitoli, dopo la sua morte nel 1735 un manoscritto con un poema che voleva bruciare venne salvato e dato alle stampe a Parigi, nel 1738, con il titolo Ricciardetto, ma con lo pseudonimo di Niccolò Carteromaco.

Il Ricciardetto godette di una certa fama durante il Settecento e l'Ottocento. Fu scelto da Francesco Berio di Salsa come fonte letteraria dell'opera Ricciardo e Zoraide di Gioachino Rossini.

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Bibliografia

Vittorio Capponi, Bibliografia Pistoiese, Pistoia, 1876.

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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