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Ottiero Ottieri
(✶1924   †2002)

Nel saggio L'esperienza meridionalistica di Ottieri, Giuseppe Iadanza osserva tra l'altro che l'intensità quasi drammatica di queste giornate tese del selezionatore anima anche la prosa solitamente pacata di Ottieri e l'arricchisce di partecipazione umana, tanto che la conclusione del Donnarumma diventa «decisamente commossa e scopertamente nostalgica».

Il successo come scrittore lo induce, temendo di non aver abbastanza tempo per scrivere, a rifiutare l'offerta di Adriano Olivetti di restare a Pozzuoli come direttore del personale della fabbrica. Tornato a Milano, si accorda per un nuovo contratto di consulente a metà tempo. Collabora a Il Mondo con articoli d'attualità e racconti, per proseguire dalla metà degli anni Sessanta fino ai Settanta con il quotidiano il Giorno.

Giudicando interessante e molto significativo un diario scritto da Ottieri durante l'impegno nel mondo dell'industria, Italo Calvino gli suggerisce di pubblicarne alcuni pezzi sulla rivista Il Menabò. I pezzi uscirono con il titolo di Taccuino Industriale, consacrando Ottieri come pioniere della cosiddetta "letteratura industriale". Nel 1963 l'intero diario è pubblicato da Bompiani con il titolo La linea gotica, vincendo nello stesso anno il Premio Bagutta.

Lo scrittore, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, esaurita la sua stagione industriale, cerca ancora fuori dal mondo letterario, il quale non lo ha mai ispirato. Chiamato a Roma da Tonino Guerra per la sceneggiatura del film L'eclisse di Michelangelo Antonioni, per raccontare la nevrosi che corrode esistenze e rapporti umani, scopre il cinema, se n'entusiasma e subito è preso dalla smania di mettersi in proprio e misurarsi con questo nuovo modo di raccontare una storia.

La storia realistica del libro L'impagliatore di sedie (1964) è raccontata come una sceneggiatura fatta d'azione, gesti, linguaggio parlato, ma dietro la tentazione di sperimentare una nuova tecnica narrativa si nasconde altro; Ottieri lo spiega nella prefazione:

«Così ho tentato senza pudore e senza gusto dell’orrore di mettere in scena momenti in cui la ragazza, tanto ragionevole e intelligente peraltro, si abbandona ad attività interiori esteriori che di solito sono segrete perché (secondo il parere di un illustre psichiatra) chi le ha provate non può ricordarle, chi non le ha provate non può immaginarle, e chi le sta provando non può trascriverle.»

Nel 1996, ormai più che settantenne, Ottiero Ottieri termina la sua vasta produzione letteraria con Il poema osceno (1996), un oceanico poema di centinaia di pagine sul tema della sessualità, costante della poetica di Ottieri che nelle opere precedenti era soprattutto letta in una chiave di disagio psicanalitico ("Il campo di concentrazione"), e che infine diventa appunto invece un senile ma vivace e provocatorio torrenziale omaggio in versi ai rapporti carnali.

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Opere principali


Narrativa

Memorie dell'incoscienza, Torino, 1954;
Tempi stretti, nella collana "Gettoni" di Einaudi, Torino, 1957;
Donnarumma all'assalto, Bompiani, Milano, 1959;
La linea gotica. Taccuino 1948-1958, Milano, 1963;
L'impagliatore di sedie, Milano, 1964;
I divini mondani, Milano, 1968;
Il campo di concentrazione, Milano, 1972;
Contessa, Milano, 1976;
Di chi è la colpa, Milano, 1979;
I due amori, Torino, 1983;
Il divertimento, Milano 1984;
Improvvisa la vita, Milano, 1987.
La psicoterapeuta bellissima, Parma, Guanda, 1994.
De morte, Parma, Guanda, 1997.
Una tragedia milanese, Parma, Guanda, 1998.
Cery, Parma,Guanda, 1999.
Una irata sensazione di peggioramento, Parma, Guanda, 2002.

Poesia

Il pensiero perverso, Milano, 1971;
La corda corta, Milano, 1978;
Tutte le poesìe. Il pensiero perverso. La corda corta, con ottanta nuove poesie, Venezia, 1986;
Vi amo, Torino, 1988.
L'infermiera da Pisa, Milano, 1991.
Il palazzo e il pazzo, Milano, Garzanti, 1993.
Storia del P.S.I. nel centenario della nascita, Parma, 1993.
Diario del seduttore passivo, Firenze, 1995.
Il poema osceno, Milano, 1996.

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Saggistica

L'irrealtà quotidiana, Milano, 1966.

Teatro

I venditori di Milano, Torino, 1960;
L'assemblea deserta, in Sipario, gennaio 1962.

Opere

Opere scelte, scelta dei testi e saggio introduttivo di Giuseppe Montesano; cronologia di Maria Pace Ottieri; notizie sui testi e bibliografia a cura di Cristina Nesi, Milano, Meridiano Mondadori, 2009, ISBN 978-88-04-58351-6 [contiene Donnarumma all'assalto, La linea gotica, L'irrealtà quotidiana, Contessa, Poema osceno, Cery].)

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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