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Vittorio Bersezio
(✶1828   †1900)

Vittorio Bersezio (Peveragno, 22 marzo 1828 – Torino, 30 gennaio 1900) è stato uno scrittore, giornalista e deputato italiano.

Avviato agli studi di giurisprudenza dal padre – Carlo Bersezio, un giudice di tendenze liberali– frequenta fin da adolescente i circoli letterari della capitale sabauda. Esordisce quattordicenne con un primo lavoro teatrale, Le male lingue, che conoscerà successivamente una discreta fortuna sotto il nuovo titolo Una bolla di sapone (Milano 1876). Il suo vero esordio teatrale avviene al Carignano di Torino nella stagione 1852/1853 con i drammi Pietro Micca e Romolo in cui gli ideali patriottici venivano adattati ai canoni classici dell'arte drammatica.

Quasi come una sorta di basso continuo la sua opera (per il resto fortemente debitrice a influenze d'oltralpe, da Dumas a Hugo, Balzac, Sue) è percorsa da una vena umoristica e satirica. Assumendo nel 1854 la direzione del Fischietto, uno dei più importanti periodici satirici d'Italia, riscuote un'ampia notorietà.

Il capolavoro riconosciuto di Bersezio è la commedia piccolo-borghese Le miserie 'd Monsù Travet (rappresentata a Torino al Teatro Alfieri il 4 aprile 1863 dalla compagnia di Giovanni Toselli) che ebbe a suo tempo gli elogi di Manzoni, mentre il nome del suo protagonista Travet o Travetti venne accolto nel Dizionario di Petrocchi come sinonimo di «piccolo burocrate», «impiegatuccio» ed era ancora ampiamente usato fino agli anni settanta del XX secolo.

Notevole è stata anche l'attività giornalistica di Bersezio, fondatore e primo direttore nel 1867 della Gazzetta Piemontese, cui aggiunse il settimanale la Gazzetta letteraria. Portavoce della piccola e media borghesia piemontese, irritata tra l'altro dal trasferimento della capitale da Torino a Firenze, Bersezio partecipa attivamente alla campagna condotta dal suo quotidiano contro la Destra e viene eletto deputato di Cuneo per la Sinistra costituzionale nella IX e X legislatura (1865-1870). Favorevole al governo di Agostino Depretis nel marzo del 1876, se ne allontanò due anni più tardi, in quanto contrario ai trasformismi adottati dalla prassi politica del suo tempo.

Dopo il 1878, insieme con il maturare dell'interesse letterario per gli ambienti delle classi più povere, ambienti che gli forniscono lo spunto per ‘romanzi sociali' ispirati al naturalismo di Émile Zola, cresce la sua sensibilità per i problemi sociali e i contrasti di classe causati dal processo di industrializzazione che andava consolidandosi a Torino. La sua convinzione era comunque ‘liberale’ nel senso che, a suo avviso, solo un ordinato sviluppo capitalistico e industriale avrebbe portato vantaggi concreti anche alle «classi subalterne» ponendo le basi di una «graduale e ordinata redenzione sociale». Muore a Torino il 30 gennaio 1900. nella sua casa di via Belfiore. È sepolto in una tomba di famiglia nel cimitero di Moncalieri.

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Bibliografia storica estesa


1853

Vittorio Bersezio, Profili parlamentari estratti dall'Espero: numero venti senatori, deputati e ministri, Torino Tip. Subalpina, 1853, 91 p.

1855

Vittorio Bersezio, Il novelliere contemporaneo, Torino, Tip. Giuseppe Cassone, 1855, XXXI-304 p. [ed. francesi trad. di A. Roux, Paris, Hachette, 1859, 1869 e 1872]

1856

Vittorio Bersezio, La famiglia. Novelle, Torino, Tip. Giuseppe Cassone, 1856, 368 p.
Vittorio Bersezio, Amor di patria. Novelle, Torino, Tip. Giuseppe Cassone, 1856, 382 p.

1858

Vittorio Bersezio, Mina, o virtù ed amore, Torino, Tipografia letteraria, 1858, 360 p.

1859

Vittorio Bersezio, Nouvelles piémontaises, traduites par A. Roux, Paris, Hachette, 1859, 264 [altre edizioni Paris, Hachette, 1869 e 1872]
Vittorio Bersezio, Gina e Cecilia. Romanzo, Milano, F. Sanvito, 1859, 131 p., ill.

1860

Vittorio Bersezio, L'odio, Torino, G. Favale, 1860, 2 v., 302/349 p. [rist. nel 1863]
Vittorio Bersezio, Luigi Carlo Farini, Torino, Unione Tip. Editrice, 1860, 116 p. [nuova ed. accresciuta 1861 e altra Napoli, Tip. San Sebastiano, 1861]
Vittorio Bersezio, Vittorio Emanuele II, Torino, Unione Tip. Editrice, 1861 104 p. [2ª ed. accr. Nel 1861; 3ª nel 1864]
Vittorio Bersezio, Vittorio Emanuele II, Napoli, Ateneo, 1860, 80 p. [2ª ed. accr. Nel 1862]
Vittorio Bersezio, La mano di neve. Fantasia di Vittorio Bersezio, Torino, G. Favale e C., 1860, 313 p.[rist. 1861]

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1861

Vittorio Bersezio, Una nuova Capitale all'Italia, Torino, Cotta e Calpini, 1861, 13 p.
Vittorio Bersezio, Vittorio Emanuele II, 2ª ed. accr., Torino, Unione Tip. Editrice, 1861, 104 p. [altra edizione nel 1864]
Vittorio Bersezio, Il segreto d'Adolfo. Romanzo, Torino, Tip. Letteraria, 1861, 260 p. [2ª ed. accr. Milano, Ed. Lombarda, 1875, 293 p.]

1864

Vittorio Bersezio, Gli angeli della terra. Romanzo, Milano, Sonzogno, 1864, 530 p. [altre edizioni: 1878, Sonzogno, 328 p.; 1879, Tipografia sociale, 530 p.; trad. francese par Leon Dieu, Paris, Hachette, 1881; Torino, Soc. Coop. Tipografica, 1888, 415 p.; Milano, Sonzogno 1890, 2 v.; Torino, Tip. Baravalle e Falconieri, 1890, 415 p., ill.]

1867

Vittorio Bersezio, Il piacere della vendetta. Romanzo, Milano, Treves, 1867, [2ª ed.. con 11 vignette di G. Gorra], 119 p.2ª ed. 1874 [3 edizione ridotta Il piacere della vendetta. Racconto, con 11 vignette di V. Bignami, Torino, 1868, 60 p.; 5.a ed. ampliata, 1886, 346 p.]
Vittorio Bersezio, La plebe. Romanzo sociale, Torino, Favale e C., 1867-1869, 4 v.

1868

Vittorio Bersezio, La carità del prossimo. Romanzo, Milano, E. Treves, 1868, 246 p. [2ª ed. 1873 e 1875; altra 1887, 315 p.]

1869

Vittorio Bersezio, Povera Giovanna! Scene del villaggio, Milano, Treves, 1869, 318 p. [3ª ed. nel 1876; 4.a nel 1880; 5.a nel 1886 sempre a Milano, Treves]

1870

Vittorio Bersezio, Una bolla di sapone. Commedia in tre atti, Milano, Sanvito, 1870, 94 p. [2ª ed. 1873, 3ª 1877; edizione tedesca Leipzig, F.A. Brockhaus, 1889]

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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