entràre 
en|trà|re
pronuncia: /enˈtrare/
verbo transitivo e intransitivo e sostantivo maschile

1 penetrare in un luogo, andare dentro anche in senso figurato

2 poter essere contenuto

Indicativo presente:  io entro, tu entri
Passato remoto:       io entrai, tu entrasti
Participio passato:        entrato/a/i/e

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Locuzioni, modi di dire, esempi


entrare bene = entrare agevolmente, comodamente è un'auto in cui ci s'entra bene || entrare per il buco della chiave = figurato comparire all'improvviso || sei entrato per il buco della chiave? = si dice quando si vede comparire uno in casa improvvisamente, senza sapere che era entrato || entrare essere nelle (buone) grazie di qualcuno = godere della benevolenza, simpatia e favori di qualcuno; riuscirgli gradito || cose che non gli entrano in capo = cose che non riesce a capire || non mi entra in capo = si dice di concetto, idea, nozione che si non riesce a capire o a memorizzare || far entrare a forza = fare entrare qualcosa con sforzo, spingendolo forte || entrare in gioco = intervenire in qualcosa qui entra in gioco la tua esperienza | entrano in gioco fattori diversi || entrare in un giro = inserirsi in un determinato ambiente per sfruttare a proprio vantaggio le relazioni e i rapporti che si vengono a creare || entrare a puf = entrare in un luogo in cui si dovrebbe pagare riuscendo a eludere il pagamento || andare entrare in zurlo = essere preso dalla voglia di scherzare || entrare in un certo ordine d'idee = cominciare a pensare o giudicare in un determinato modo, secondo determinati criteri | ventilare o formulare un proposito, un'intenzione, prendere una decisione sto entrando nell'ordine di idee di cambiare lavoro || entrare, mettersi in ardenza = arcaico detto dei cavalli: impennarsi o diventare irrequieti || entrarci = (con valore intensivo) trovare posto, avere spazio sufficiente per stare in qualcosa il regalo non ci entra in quella scatola | (con valore intensivo) (con valore intensivo) essere contenuto il due nel sei c'entra tre volte | avere relazione con qualcosa che c'entra questo con quanto stavamo dicendo § non c'entra niente § io non c'entro con questa storia || entrarci come i cavoli a merenda = essere completamente fuori luogo, inopportuno, inadeguato alla situazione || entrare in parola con qualcuno = cominciare a trattare qualcosa con qualcuno || entrare nel bucine = figurato arcaico cacciarsi in un imbroglio || entrare in piato, essere in piato con qualcuno = letterario entrare, essere in lite, in discussione con qualcuno || entrare nel bucine = figurato arcaico cacciarsi in un imbroglio || entrare nello spirito della parte = con riferimento a un attore: cogliere l'intima essenza, il senso più profondo della parte che si deve interpretare || andare, entrare, passare nel numero dei più = entrare nel novero dei defunti, quindi morire || chi entra e chi esce; uno esce e uno entra = si dice per indicare un continuo andirivieni || entrare da un orecchio e uscire dall'altro = si dice di cosa che si dimentica appena la si è udita per la poca importanza che le si attribuisce || andare, entrare, rientrare in santo = regionale nell'uso toscano: detto di donna che dopo il parto ritorna in chiesa per la prima volta a ricevere la benedizione purificatrice del sacerdote farò levare e lavare la donna, e farolla venire alla chiesa ad entrare in santo Machiavelli || voler andare, entrare, stare in paradiso a dispetto dei santi = voler andare in un luogo ove non si è graditi || entrarci = essere pertinente che cosa c'entra? || lui non c'entra niente = la cosa non lo riguarda, non lo coinvolge, non ha a che fare con lui || entrare in desire = arcaico essere preso dal desiderio || entrarci come il due di coppe = figurato non avere niente a che fare in qualcosa || entrare in discorso = venire a parlare di un argomento || entrare, ficcarsi nel letto = mettersi a letto sotto le lenzuola || entrare nel merito di una questione = analizzare gli aspetti più importanti, essenziali e reali di una questione, lasciando da parte i suoi aspetti formali || entrare, scendere nell'agone = entrare, scendere in campo; partecipare a una sfida, accingersi a dare prova di sé in una gara || entrare, scendere nell'arengo o nell'arringo = figurato entrare in gara, mettersi in lotta, affrontare un'impresa difficile || scendere, entrare nell'arena = figurato apprestarsi alla lotta, scendere in campo, accettare il combattimento || entrare in argomento = affrontare un tema, un soggetto || entrare in arte = teatro diventare attore || andare, entrare, essere in amore = zoologia di animali: sentire l'istinto dell'accoppiamento | volgare si usa anche per gli uomini || entrare in azione = cominciare ad agire, a operare || entrare in un luogo a bandiere spiegate = entrare vittoriosi in un luogo, da conquistatore || essere, andare, entrare in caldo = zoologia arcaico popolare parlando di animali: essere, andare in calore, in amore, in fregola || entrare in battaglia = militare detto specialmente di forze nuove che vengono impegnate nel combattimento quando la battaglia è in corso || andare, montare, entrare in bestia = figurato diventare una bestia, adirarsi, arrabbiarsi, andare su tutte le furie || non trova basto che gli entri = figurato si dice di chi non trova mestiere che gli si adatti o non è mai contento di nulla || entrare in beva = enologia di vino: essere maturo || fare una campagna, entrare in campagna = arcaico incominciare la guerra



Proverbi


chi per altrui promette, entra per le larghe e esce per le strette || come uno piglia moglie, entra nel pensatoio || corta preghiera, entra (o penetra) in cielo || dove due amici s'incontrano, dio gli fa da terzo (o v'entra per terzo) || dove entra (o non entra) il sole non entra (o entra) il medico || dove entra il bere esce il sapere || dove entra il sospetto la quiete se ne fugge || dove entra il vangelo, esce l'iniquità || dove entra la fortuna esce l'umiltà || dove entra sdegno, esce ragione || dove non c'è la speranza del bene, non entra la paura del male || dove non può entrare il diavolo, c'entra la versiera || dov'entra la dote, esce la libertà || dov'entra la ricchezza, la modestia fa fagotto || è meglio entrare saltando, che strisciando || il cielo è alto, ma chi vi vuole entrare deve chinarsi || il gioco dei tarocchi non entra in testa agli sciocchi || il giorno che non spazzi la casa, entra quello che non aspetti || il vino entra dalla bocca e si sente nelle gambe || in bocca chiusa non entran mosche || la moda entra dappertutto || non bisogna entrare in barca senza remi || non fu mai sacco si pieno, che non v'entrasse ancora un grano || non segue matrimonio che non c'entri il demonio || non si entra in paradiso a dispetto dei santi || non si può entrare in paradiso a dispetto dei santi || quando la fame entra dalla porta, l'amore esce dalla finestra || quando vai alla dimora del re, entra cieco ed esci muto || se entri in mischia, due sacchi devi portare, per ricever l'un, l'altro per dare || se marzo entra come un leone, esce come un agnello || tre cose entrano in casa senza chiamarle: vecchiaia, debiti e morte || tutte le stringhe rotte vogliono entrare in dozzina




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entrambo (agg. e pron.)
entrame (s. masch.)
entramenta (sost femm. pl.)
entramento (s. masch.)
entrante (part. pres.)
entrare (v. trans e intr. e s. masch.)
entrata (s. femm.)
entratichese (s. masch. e femm.)
entrato (part. pass.)
entratore (agg. e s. masc.)
entratura (s. femm.)
entrave (s. femm.)
entrechat (s. masch.)
entrecote (s. femm.)
entre–deux (s. masch.)
entree (s. femm.)
entremés (s. masch.)
entremets (s. masch.)
entriacontano (s. masch.)


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