35. 3° fra due qualità in due soggetti diversi
Talora il comparativo si fa con l'avverbio meglio equivalente a più; e ciò specialmente nella frase Amar meglio.

Superlativo relativo
36. Il comparativo assoluto o, come comunemente si chiama, il superlativo relativo si forma, come abbiamo già visto precedentemente, premettendo a più o a meno l'articolo determinato il.
L'articolo determinativo. può essere premesso al sostantivo.
Raramente per maggior chiarezza o per maggior forza ed evidenza, è comunque  possibile ripetere anche davanti a più l'articolo determinativo.

37. È poi lecita la ripetizione dell'articolo, quando vi si sottintende ripetuto il nome come nell'esempio dell'Ariosto, dove si sottintende il nome nozze.
L'articolo determinativo si omette nel comparativo assoluto con i pronomi e gli avverbi relativi.
Per eleganza si può talvolta usare anche in questa locuzione l'articolo determinativo.

Superlativo assoluto
38. Il superlativo assoluto, quello cioè terminante in issimo, non può regolarmente avere nessun complemento né con di né con fra né con altre parole. Negli scrittori più antichi può costruirsi anche con qualche complemento.
I medesimi superlativi non possono regolarmente congiungersi con degli avverbi di accrescimento o diminuzione né con avverbi comparativi.

Superlativi irregolari
39. I superlativi irregolari ottimo, pessimo, massimo, minimo, supremo, infimo, estremo, ultimo, preceduti dall'articolo determinativo, prendono il senso di superlativi relativi, ed equivalgono a il più buono, il più cattivo ecc.
Invece di migliore e peggiore, maggiore, minore, si usano spessissimo, nel linguaggio familiare gli avverbi meglio e peggio e più e meno.
Quando i comparativi irregolari diventano sostantivi astratti o neutri, prendono la forma degli avverbi meglio, peggio, più, meno.
È decisamente antiquato usare maggiore, migliore e peggiore in questo senso.