Quanto in frasi interrogative ecc.
298. In frasi interrogative, ammirative o dubitative: Mira quante vaghezze ha il ciel sereno, Quante la terra! Guarini. - Quanti celibi e quanti al mar consegna La cupidigia de' mortali! Parini. - Cominciò a riguardar quanti e quali fossero gli errori che potevano cader nelle menti degli uomini. Boccaccio. - Quanti felici son già morti in fasce? Petrarca. - Quanto tesoro volle Nostro Signore in prima da San Pietro Che ecc.? Dante.

299. Locuzioni avverbiali: quanto a o in quanto a. P es.. Quanto a me, la cosa non è d'alcun danno. Tanto o quanto nel senso di qualche poco: Non fu nazione sì fiera, che non sentisse tanto o quanto di questa dolcezza del culto divino. V. Borghini.

Che
300. Ai pronomi dimostrativi d'ogni genere, riferiti tanto a cosa quanto a persona o neutralmente usati, maschili o femminili, singolari o plurali, corrisponde il pronome indeclinabile che, detto da noi relativo puro, perchè non fa sentire nè la quantità nè la qualità, ma il puro essere d'una cosa o persona.

301. Si usa regolarmente come soggetto o come oggetto, di rado, nell'uso moderno, come termine o complemento indiretto, e quando fa da relativo puro, è sempre sostantivo. Es. Colui che lavora, colei che cuce, coloro che camminano, quello (quella cosa) che mi affligge: colui che io lodo, colei che ho amata, coloro che vedo, alcuni che conosco, ciò che io aspetto, quello che noi vogliamo ecc. ecc.

302. Invece dei pronomi dimostrativi può stare davanti a che qual si sia parte del discorso sostantivata. Io che, il suo (libro) che, molti che, l'uomo che, il vivere che ecc. È raro l'uso di tutti che invece di tutti quelli che. Perchè non tutti che hanno studiato ed hanno un grande ingegno sono poeti? Leopardi.

303. Talora dopo quello si omette il che. Avere quell'ardore ebbe lui. Sacchetti. - Tu sai quello hai a fare. Machiavelli. Ma oggi nelle scritture è rarissimo.

Cui invece di che
304. Dopo preposizioni, ossia nei complementi indiretti il pron. relativo puro cui sostituisce regolarmente che tanto nel singolare, quanto nel plurale. O anima cortese mantovana, Di cui la fama ancor nel mondo dura ecc. Dante. - Par che segni il punto, in cui il lago cessa. Manzoni. - Posciachè a lui parve esser sicuro e fuor delle mani di coloro, da cui quelli erano stati assaliti, ecc. Boccaccio. - Molti son gli animali, a cui s'ammoglia. Dante.