La recluta

Due parole due sulla recluta che non ha nulla che vedere con la… reclusione, come ci è capitato di sentire. Il termine non è schiettamente italiano, è giunto a noi attraverso il francese e lo spagnolo.
Il vocabolo, dunque, è pari pari lo spagnolo “reclúta”, tratto dal francese “recrue”, participio passato femminile del verbo “recroître” (ricrescere) e significa, propriamente, ‘ricrescita’.
La recluta, dunque, è la “ricrescita”, vale a dire – come spiega il Tommaseo, “l’accrescimento delle milizie per giunta di nuovi militi”.
Da notare, in proposito, che i puristi vorrebbero si leggesse “reclúta” come lo spagnolo, con l’accentazione piana; anche perché sarebbe una dizione piú “italiana” in quanto la maggior parte delle parole della nostra lingua hanno l’accentazione piana.

04-12-2017 — Autore: Fausto Raso