Fare le scarpe

Numerosi amici ci hanno chiesto di spiegare il significato e l'origine della locuzione che avete appena letto. Quest'espressione, notissima negli ambienti di lavoro, significa danneggiare qualcuno in modo subdolo, riferendo ai superiori le presunte malefatte — a insaputa della vittima, naturalmente, e fingendosi amico — allo scopo di prendergli il posto e arrivare, così, 'velocemente', alla carica tanto ambita.
L'origine del modo di dire non è molto chiara. Alcuni danno al verbo fare il significato gergale di rubare: il malfattore, approfittando della fiducia della vittima, che lo ritiene amico, le sfila le scarpe mentre dorme.
Italo Marighelli invece, nel suo Parole della naia, dà questa spiegazione: «Chi muore lascia le scarpe a chi resta, così si è diffuso fra i soldati del primo Novecento il lasciare le scarpe per dire morire in guerra, dove uno è portato anche ad anticiparsi l'eredità scalzando il vivo. E di qui sarà arrivato quel far (come togliere) le scarpe al prossimo, ossia superare (qualcuno) in carriera mettendolo praticamente nell'impossibilità di percorrere la strada della competizione gerarchica: far le scarpe a uno — nota infatti il Lapucci fra i modi di dire italiani del nostro secolo — (cioè) dare cattive referenze di uno, riferirne ai suoi superiori, a sua insaputa, le malefatte in modo da comprometterne il prestigio, ma è espressione che non persuade semanticamente e trova ostacoli d'ordine cronologico».

30-01-2019 — Autore: Fausto Raso