Fare un blitz

L'origine di quest'espressione, che condanniamo perché barbara, ci è stata richiesta — tramite posta elettronica — da un lettore che non si è firmato. Lo accontentiamo e diamo la parola a Enzo La Stella.
«Nell'autunno del 1939 e nelle stagioni seguenti, il mondo intero rimase sgomento e affascinato dalla rapidità con cui le divisioni corazzate tedesche (le famose Panzerdivisionen) penetravano in Polonia e, poi, in Belgio, in Olanda, nei Balcani, in Russia.
Fu in quegli anni che tutti impararono il significato di
Blitzkrieg o guerra lampo. Oggi, lascito di quegli anni lontani, è rimasto il blitz (nome tedesco, dunque, non inglese come moltissmi erroneamente ritengono, ndr), scritto con la minuscola e usato per indicare le fulminee operazioni di polizia contro il terrorismo, la mafia, il traffico di stupefacenti.
Se questo prestito tedesco ci dà fastidio, possiamo consolarci col pensiero che Panzer deriva dal nostro panciera, anticamente parte dell'armatura che proteggeva il ventre dei cavalieri».

23-08-2019 — Autore: Fausto Raso