Finire e cessare

Due parole sui verbi su citati. Entrambi possono essere transitivi e intransitivi e con il medesimo significato primario: avere fine, terminare, concludere, portare a termine e simili.

A una analisi approfondita, però, tra i due verbi c'è una sfumatura: cessare, al contrario di finire, vale anche interrompere. A nostro modesto avviso, quindi, non si possono adoperare indifferentemente.

Diremo, per tanto, che la pioggia è cessata (non finita) perché ha smesso di piovere ma può ricominciare (la pioggia, insomma, si è interrotta); la battaglia è cessata (non finita) ma può riprendere da un momento all'altro.

Diremo, invece, che le lezioni sono finite (non cessate, perché sono state portate a termine); la messa è finita, cioè si è conclusa.

Pedanteria? Sottigliezze? Decidete voi, amici. Chi ama il bel parlare e il bello scrivere, però...

09-01-2020 — Autore: Fausto Raso