Capace

L'aggettivo capace, nell'accezione di essere in grado, quando è seguito da un verbo di modo infinito può reggere, indifferentemente, le preposizioni di e a.

In uno scritto formale, però, è consigliabile la preposizione di: neanche in quell'occasione sei stato capace di reagire. La preposizione a, infatti, è di uso prettamente colloquiale o regionale.

Si adopererà tassativamente la preposizione di quando l'aggettivo in oggetto è seguito da un complemento di specificazione: Giovanni è capace di atti inconsulti.

17-04-2020 — Autore: Fausto Raso