Essere una vergine folle

Pochi, forse, conoscono questo modo di dire, usato in tono scherzoso e riferito a una ragazza ritenuta un po’ stravagante non comportandosi secondo i canoni sociali e della quale, quindi, si ritiene che difficilmente troverà – come usa dire – un buon partito (marito).

La locuzione fa un chiaro riferimento alla parabola del Vangelo di Matteo in cui si narra di dieci fanciulle che – una sera – erano in spasmodica attesa dei rispettivi futuri sposi.

Di queste fanciulle solo cinque ebbero l’accortezza di riempire le loro lampade a olio; le altre cinque, le folli, per l’appunto, perché un po’ svampite e poco previdenti furono costrette ad andare alla ricerca dell’olio per alimentare le loro lampade che, nell’attesa, si stavano spegnendo e non poterono, così, entrare nel salone dove si sarebbero celebrate le nozze.

08-04-2010 — Autore: Fausto Raso