Esurire...

Dal sito Cruscate siamo venuti a conoscenza di un verbo che, lo confessiamo, non... conoscevamo: esurire. Peccato che molti vocabolari non lo attestino.
Disseppellisco questo filone per proporvi il bellissimo verbo esurire, pulcro più nella forma del participio presente esuriente e in quella del gerundio esuriendo, di dantesca memoria (Purg., 24-154): E senti' dir: «Beati cui alluma tanto di grazia, che l'amor del gusto nel petto lor troppo disir non fuma, esurïendo sempre quanto è giusto!»
Il verbo, marcato come letterario antico dal Battaglia ma come solo ‘letterario' dal GRADIT, si coniuga esurisco, esurisci, ecc., e significa «Aver fame; aver voglia, bramare».
Incompleta (e quindi in parte sbagliata) l'annotazione del GRADIT: «forme attestate: ger. pres. esuriendo, inf. pres.». È attestato anche il participio presente esuriente, in S. Maria Maddalena de' Pazzi e in Pascoli (e, vedo nella LIZ, anche in Serdini).
Chiudo con una noterella: in inglese si usa tuttora, perlopiù in tono scherzoso, l'aggettivo esurient. Hanno tolto le ultime lettere della forma latina, per rendere il forestierismo di fattura anglofona.

22-06-2010 — Autore: Fausto Raso