Il coraZZiere e il poliZiotto

«Pregiatissimo Dott. Raso,
mio figlio (I media) sbaglia le parole con la
z, la raddoppia sempre e ciò, naturalmente, è causa di insufficienza nei componimenti. C'è un sistema che possa aiutare a capire quando la predetta consonante deve essere raddoppiata? Perché, per esempio, corazziere prende la doppia zeta al contrario di poliziotto? La ringrazio di cuore, fin da ora, se potrà aiutarmi in merito e nel contempo le faccio i miei complimenti per il suo impareggiabile servizio.
Cordialmente
Vito D.
Genova
»

Gentile Vito, le segnalo una semplice regoletta. Si ha doppia zeta (zz) davanti a vocale semplice: corazza, pazzo. Si ha una sola zeta (z), invece, davanti a due vocali: azione, abbazia.
Le eccezioni sono quasi inesistenti: razzìa e pochissime parole derivate da altre che al loro interno ne contengono due per la regola sopra citata: pazzia (da pazzo); corazziere (da corazza).
Abbiamo, per tanto, poliziotto (con una sola z) perché dopo la consonante zeta ci sono due vocali (io); corazziere, con due (anche se dopo la consonante suddetta ci sono due vocali), perché deriva da corazza.

31-01-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


Acquacchiarsi

Tra i verbi relegati nella soffitta della lingua, e che ci piacerebbe fossero rispolverati e rimessi a lemma nei vocabolari dell'uso, c'è acquacchiarsi, sinonimo di acquattarsi, quest'ultimo, ci sembra, non ancora ripudiato dai vocabolaristi.

Propriamente significa chinarsi per non farsi vedere e in senso traslato essere avvilito, spossato, abbattuto e simili. Francesca, non ti acquacchiare per così poco!

30-01-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink


Zulu e zulù

Noi faremmo questa distinzione: senza accento per indicare un gruppo etnico dell'Africa meridionale; con l'accento sulla u, invece, per definire una persona rozza e incivile.

29-01-2020 — Autore: Fausto Raso — permalink