Qualunque...

Dopo il pronome ognuno due parole, due, sull'uso corretto di qualunque perché non sempre è adoperato... correttamente. L'argomento, forse, è stato trattato molto tempo fa, ma come dicevano i Latini... Qualunque, dunque, è un aggettivo indefinito di quantità e significa l'uno o l'altro che sia. È invariabile e non si può adoperare in funzione di pronome (il pronome corrispondente è chiunque).
Essendo invariabile non ha plurale; non è ortodosso, quindi, scrivere o dire, per esempio: non mi convincerete mai, qualunque siano le vostre motivazioni. Un verbo di numero plurale (siano) non può riferirsi a un singolare (qualunque). In casi del genere si sostituisca qualunque con quali che (siano le motivazioni).
Alcuni vocabolari ammettono, sia pure raramente, l'uso al plurale, in questo caso, però, sempre posposto al sostantivo. Un'ultima annotazione. Qualunque si può adoperare anche in funzione di aggettivo relativo unendo due proposizioni e il
verbo che segue va al congiuntivo (popolare l'uso dell'indicativo). In quest'ultimo caso è grave errore farlo seguire dal pronome che (essendo insito in qualunque). Non, quindi: voglio sapere qualunque cosa 'che voi facciate, ma, correttamente, qualunque cosa facciate.

31-07-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink


Serpentare

Tra le parole che ci piacerebbe fossero riesumate e, quindi, rimesse a lemma nei vocabolari segnaliamo il verbo serpentare (la cui etimologia è intuitiva).

Può essere transitivo e intransitivo. Ma che cosa significa? È presto detto: molestare, infastidire, importunare.

Adoperato intransitivamente — con l'ausiliare avere — acquisisce il significato di procedere in modo tortuoso.

30-07-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink


Abbrutire e abbruttire

Riteniamo utile ricordare che i due verbi in questione non sono sinonimi, sebbene molti — erroneamente — li ritengano tali e li adoperino indifferentemente. Entrambi sono verbi denominali, poiché derivano da un sostantivo (nome), ma hanno significati distinti.

Il primo, abbrutire (con una sola t), significa rendere (qualcuno) simile a un bruto, quindi avvilire, degradare e simili: la droga lo ha abbrutito.

Il secondo, abbruttire (con due t), è intuitivo, sta per rendere o diventare brutto, quindi deturpare e simili: le troppe preoccupazioni lo hanno abbruttito.

Ambedue, nel corso della coniugazione, prendono l'infisso -isc- in alcuni tempi e modi.

29-07-2019 — Autore: Fausto Raso — permalink