Malmeggiare

Ci piace portare all’attenzione degli amici lettori, che seguono le nostre modeste noterelle, un verbo “sconosciuto” perché non attestato nei maggiori vocabolari in uso: malmeggiare.
Sí, ‘malmeggiare’ , che significa ‘maltrattare’, ‘malmenare’ e simili: quel losco individuo non fa altro che malmeggiare la moglie.
Secondo il GDU del De Mauro il verbo suddetto è un incrocio di ‘malmenare’ con ‘palpeggiare’ ed è “nato” nel XIV secolo.
Secondo Ottorino Pianigiani, invece, è composto di “ mal” e “maneggiare”, maneggiare male, quindi maltrattare, malmenare.

Dimenticavamo. Il verbo si trova nella "Lessicografia della Crusca":
Lessicografia.it - malmeggiare

22-02-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink


Eternizzare? No, eternare

Il verbo “eternizzare”, che sconsigliamo, anzi condanniamo recisamente, è registrato solo – se non cadiamo in errore – nel GDU del De Mauro.

Gli altri vocabolari riportano la sola forma corretta “eternare” (rendere eterno, immortalare).

Perché condanniamo “eternizzare”? Perché è voce scorretta modellata sul francese “éterniser”.

In buona lingua italiana si dice, per l’appunto, “eternare”, come possiamo apprendere dal divino Poeta: «M’insegnavate come l’uom s’etterna» (Inferno, XV).

Adoperato nella forma riflessiva (eternarsi) sta per “procurarsi una fama perenne”.

Una rapida ricerca con Googlelibri ha dato 2.110 occorrenze per “eternizzare” (che, ripetiamo, è voce errata) e 56.200 per “eternare”.

21-02-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink


Andare in giulebbe

Ecco un modo di dire veramente poco conosciuto.

Si adopera quando si vuole mettere in particolare evidenza il fatto che una persona è “preda” di una grande gioia o piacere, spesso esagerando fino a sdilinquirsi, dando l’impressione di sciogliersi.

La locuzione fa riferimento a una bevanda. In proposito si vedano i collegamenti in calce.

Google - giulebbe
Etimo.it - giulebbe

20-02-2018 — Autore: Fausto Raso — permalink