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Mario Biondi
(✶1939   †—)

Mario Biondi (Milano, 17 maggio 1939) è uno scrittore, poeta, critico letterario, reporter di viaggio, giornalista e traduttore italiano.

Essenzialmente un narratore, la sua notorietà è dovuta soprattutto al romanzo Gli occhi di una donna, che gli è valso l'assegnazione del Premio Campiello 1985.

Nato a Milano da Spero Latino, tour operator, e Anita Orsenigo Marzorati, è vissuto lungamente a Como, zona di origine di tre dei suoi nonni (la quarta, Maria Movio in Biondi, era di Londra, figlia del rinomato argentiere Latino Movio, trasferitosi lì in gioventù dall'Italia). Completati gli studi al Liceo Classico A. Volta di Como si è laureato in Economia Politica presso l'Università Bocconi di Milano con una tesi su «Rapporti tra incivilimento e progresso economico», quindi ha lavorato cinque anni nell'industria (Burroughs, Nestlé) e poi per sedici anni nell'editoria (Einaudi, Sansoni, Longanesi), dirigendo l'ufficio stampa. In aggiunta si è sempre occupato attivamente di narrativa angloamericana di cui è anche traduttore e recensore per diversi quotidiani, settimanali e mensili come l'Unità, Corriere della Sera, Il Giornale (allora diretto da Indro Montanelli), Europeo e altri. Scrittore professionista dagli anni ottanta, giornalista pubblicista dai Settanta, ha collaborato con pezzi di varia umanità a "7", Europeo, Panorama, Amica, Io donna, Max, Esquire, Vanity Fair, Myster, Class, Specchio, Meridiani, Bell'Europa e altri. Vive a Milano.

Nel 1968 ha pubblicato le prime poesie, cui ne hanno fatto seguito molte altre in varie pubblicazioni letterarie o antologie (vedi sotto).

A partire dal 1975 ha pubblicato quindici romanzi (vedi elenco dettagliato più sotto).

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Nel 2006 ha sottoposto a revisione e riscrittura e ripubblicato presso TEA i romanzi Il destino di un uomo e Due bellissime signore, unificati in un solo romanzo intitolato Destino. Così era infatti nato il progetto, poi sdoppiato in due libri per volontà dell'editore di allora.

Nel 2015, dopo aver riproposto in formato ebook alcuni testi tornati di sua proprietà letteraria, ha proposto direttamente in formato Kindle di Amazon il romanzo Rosa d'Oriente, cui nel 2016 ha fatto seguito nello stesso formato il romanzo Il segreto dell'azteco

Ha tradotto settantuno opere di autori soprattutto americani e inglesi.

Curiosità: Nella primissima gioventù ha anche vestito la maglia azzurra delle nazionali junior e universitaria di atletica leggera, venendo inserito nella squadra dei "Probabili Olimpici 1960" per le Olimpiadi di Roma, cui per altro non è arrivato a partecipare a causa di un infortunio.

Nel 1994 gli è stato assegnato il Premio del CONI per la narrativa.

Carriera letteraria ed evoluzione stilistica


«Il Lupo bambino era un dato tipo di narrazione, La sera del giorno un tipo di narrazione diverso, Il Cielo della Mezzaluna un tipo di narrazione pure diverso, Gli occhi di una donna ancora un tipo di narrazione diverso… Con [quest'ultimo, 1985] Biondi aveva vinto il Supercampiello… Trovato il successo con il «romanzo di famiglia», dopo aver assaggiato il «romanzo di formazione», il «romanzo civile» e il «romanzo storico» si sarebbe attardato lì?… Neppure per sogno… Con La civetta sul comò Biondi affronta un altro filone… Il thriller. E in particolare quella specie di romanzo a tensione che va sotto l'etichetta di spy story…»
(Oreste Del Buono in “Il corriere della sera" (1986, recensendo il romanzo La civetta sul comò)
«Il romanzo storico (Il cielo della Mezzaluna, 1982), la saga familiare (Gli occhi di una donna, 1985, premio Campiello), la spy-story (La civetta sul comò, 1986), il romanzo sentimental-esotico (Un amore innocente, 1988): alla sperimentazione linguistica degli esordi, vicini alla neo-avanguardia, B. ha sostituito la sperimentazione dei generi narrativi popolari.»
(Enciclopedia Garzantina della Letteratura)
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Gli inizi dello scrittore Mario Biondi, come quasi sempre succede, si muovono nell'ambito della poesia. Poetiche le sue frequentazioni (Antonio Porta, Edoardo Sanguineti, Gruppo 63), e poetici i suoi primi testi, editi su riviste letterarie o in volumetto (vedi sotto l'elenco completo).

E come molto spesso succede, la sua prima prova nell'ambito della narrazione (Il lupo bambino, 1975) avviene nell'ambito del “romanzo di formazione”, ovvero autobiografico, seppure in senso molto lato, sempre privilegiando la fiction, ovvero la “finzione narrativa”, la “invenzione” che muove da ombre di autenticamente vissuto.

Biondi ha sempre affermato di voler affrontare il maggior numero possibile di generi narrativi, aggiungendo a quelli indicati da Oreste Del Buono il genere “romanzo d'amore” (Un amore innocente, Crudele amore, Un giorno e per tutta la vita), il “romanzo di avventura”, bellica e finanziaria (Il destino di un uomo, Due bellissime signore), il “techno-thriller” con sfumature new age (Una porta di luce, Codice Ombra), il “romanzo esotizzante” (La Casa delle Mille e Una Notte).

Inevitabilmente autobiografica, infine, la “narrazione di viaggio” (Parti con un sorriso, Strada bianca per i Monti del Cielo, Con il Buddha di Alessandro Magno), ma sempre in una struttura altamente affabulatoria

Tipico della sua “narrativa di invenzione” (fiction) è poi il gusto quasi balzachiano di far riapparire nei suoi romanzi personaggi già presenti in lavori precedenti, anche se non necessariamente in ordine cronologico: non di rado il sequel viene prima del prequel. Spesso ricompare Emma Lucini Olgiati Drezzo (protagonista di Gli occhi di una donna), e suoi figli o eredi. E altri, come per esempio Benedetta Cailler e Sal De Terlese, i due protagonisti di La civetta sul comò (1986, poi ripresentata in ebook come L'Araba Fenice), dove riappare il misterioso avventuriero Pierre, già in La sera del giorno (1981). Il duo Cailler-DeTerlese riappare ringiovanito di parecchi anni in Due bellissime signore (1993). E molti personaggi dei due romanzi “d'amore” (o “turchi”) riappaiono in La Casa delle Mille e Una Notte.

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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