abbozzàre 3
ab|boz|zà|re 3
pronuncia: /abbotˈtsare/
verbo intransitivo

(AVERE)
regionale nell'uso centromeridionale: far finta di niente, lasciar correre un comportamento o una situazione sgradevole, subire passivamente, sopportare frenando lo sdegno o il risentimento purtroppo, devo star zitto e abbozzare | se non vuoi litigare con lui ti conviene abbozzare | chi ha cattiva moglie, bisogna che abbozzi | è meglio stare zitti e abbozzare | non te la prendere, abbozza! | non gli rimase che abbozzare | ti consiglio di abbozzare | abbozzare con gli uomini e le cose, per me oramai è impossibile [Carducci]


Indicativo presente:  io abbozzo, tu abbozzi
Passato remoto:       io abbozzai, tu abbozzasti
Participio passato:        abbozzato

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abbozzala! = regionale nell'uso popolare toscano: smettila!, finiscila!



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abbozzacchiare (v. trans.)
abbozzacchire (v. intr.)
abbozzamento (s. masch.)
abbozzare 1 (v. trans.)
abbozzare 2 (v. trans.)
abbozzare 3 (v. intr.)
abbozzata (s. femm.)
abbozzato 1 (part. pass.)
abbozzato 2 (part. pass.)
abbozzato 3 (part. pass.)
abbozzatore (s. masch.)
abbozzatura (s. femm.)
abbozzo (s. masch.)
abbozzolarsi (v. pron. intr.)
abbozzolato (part. pass.)
abbr. (abbr.)
abbraccia– (pref.)


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