dégno 
dé|gno
pronuncia: /ˈdeɲɲo/
aggettivo

1 che merita qualcosa

2 idoneo, adeguato

  SINGOLARE PLURALE
MASCHILE degno degni
FEMMINILE degna degne
SINGOLARE
MASCHILE degno
FEMMINILE degna

PLURALE
MASCHILE degni
FEMMINILE degne

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Locuzioni, modi di dire, esempi


degno di un uomo libero = si dice di azione o condizione priva di viltà e di cortigianeria || non essere degno di lustrare le scarpe a qualcuno = si dice persona che sia di gran lunga inferiore a un'altra || degno di memoria = si dice di fatto o persona degni di essere ricordati || non esser degno di sciogliere i calzari a qualcuno = essere inferiore a qualcuno, senza paragone || cosa degna di annotazione = cosa degna di considerazione, di essere notata || anima degna = figurato persona meritevole di alta stima;



Proverbi


chi teme di dire il vero, non è degno di fare || chi vuol lavoro degno, assai ferro e poco legno || Giuda riuscì degno al capestro, nonostante avesse Gesù per maestro || l'aratro ha la punta di ferro; la zappa l'ha d'argento; d'oro l'ha la vanga; e quando vuoi far lavoro degno, metti tra la vanga molto ferro e poco legno || non la barba ma l'ingegno rende l'uom di rispetto degno || ogni operaio è degno di mercede e il negargliela in ciel vendetta chiede || un buon scrittore è degno d'ogni onore




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degnezza (s. femm.)
degnificare (v. trans.)
degnità (s. femm.)
degnitoso (agg.)
degno (agg.)
dego (s. masch.)
degollista (agg. e s. masch. e femm.)
dégorgement (s. masch.)
degradabilità (s. femm.)
degradamento (s. masch.)
degradante (part. pres.)
degradare (v. trans.)
degradarsi (v. pron. intr.)
degradato (part. pass.)
degradazione (s. femm.)
degrado (s. masch.)


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