guardàre 
guar|dà|re
pronuncia: /gwarˈdare/
verbo transitivo e intransitivo

1 considerare, reputare

2 fare attenzione; badare

3 detto di luogo essere esposto

4 detto di finestra o simili essere rivolto

5 fissare, rivolgere lo sguardo su una persona o su una cosa

6 osservare con attenzione; in senso figurato considerare

Indicativo presente:  io guardo, tu guardi
Passato remoto:       io guardai, tu guardasti
Participio passato:        guardato

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guardàrsi 
guar|dàr|si
pronuncia: /gwarˈdarsi/
v. pronominale transitivo e intransitivo

1 stare in guardia, fare attenzione

2 astenersi

Indicativo presente:  io mi guardo, tu ti guardi
Passato remoto:       io mi guardai, tu ti guardasti
Participio passato:        guardatosi/asi/isi/esi

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Locuzioni, modi di dire, esempi


guardare o trattare dall'alto in basso = guardare o trattare con alterigia, altezzosamente, con disprezzo, con altezzosa superiorità || guardare le cose dall'alto = giudicare le cose con distacco, senza coinvolgimenti o con superiorità, da un punto di vista elevato, con assoluta obiettività || fissare guardare nel bianco degli occhi = fissare, scrutare intensamente qualcuno, specialmente con intenzione ostile || guardare vedere di buon occhio = guardare qualcuno o qualcosa benevolmente, favorevolmente il tuo amico non mi vede di buon occhio || guardarsi in giro = guardarsi intorno a sé, fare attenzione || guardare in là voltarsi in là = guardare, voltarsi dall'altra parte || io non lo guardo quanto è lungo = si dice per esprimere astio, noncuranza o disprezzo verso qualcuno || guardare male = guardare di traverso, con ostilità || guardare qualcuno tra il lusco e il brusco = raro con un espressione bonaria e severa allo stesso tempo || guardare di scancìo = regionale nell'uso toscano: guardare di traverso, in tralice || fare tanto d'occhi, guardare con tanto d'occhi = spalancare gli occhi per meraviglia, stupore, sorpresa || guardare (di) sott'occhio o (di) sott'occhi = variante rara di guardare di sottecchi rallentavano il passo, e guardavan sott'occhio nella stanza Manzoni || guardare con la coda dell'occhio = guadare di sottecchi, di traverso, sbirciare, senza farsi notare, senza voltarsi || guardare con tanto d'occhi = guardare con grande stupore, con estrema meraviglia || guardarsi negli occhi = fissarsi reciprocamente, osservarsi attentamente | figurato dirsi la verità || guardami negli occhi! = si dice per accertarsi se uno mente || stare a guardare, a vedere = non agire, restare inattivo aspettando l'evoluzione dei fatti; non dare aiuto aiutami, non stare lì a guardare || chi si vede!, guarda chi si vede! = indica lo stupore, la lieta sorpresa che si prova nell'incontrare qualcuno che non si vede da tempo o che non ci si aspettava di incontrare || guàrdati dalle idi di marzo = letterario invito a prevenire e scongiurare, se possibile, una sciagura che già si preannunzia || guardare di sguincio = raro guardare di sbieco, di traverso || guardare con tanto d'occhi = guardare con meraviglia, spalancando gli occhi per lo stupore, l'ammirazione, la sorpresa e simili || guardare qualcuno dall'alto in basso = guardare qualcuno con ostentata e sprezzante alterigia || guardare dall'alto in basso = guardare con sussiego, con altezzosità, con aria di sprezzante superiorità o d'indifferenza || guarda com'è diventato = si dice di chi è molto cambiato, specialmente in peggio || Dio ce ne guardi!, Dio non voglia!, Dio ce ne scampi e liberi!, Dio ce la mandi buona! = espressioni di scongiuro || Dio guardi = arcaico formula di ossequio || Dio ti assista!, Dio ti salvi!, Dio sia con te!, Dio ti guardi! = espressioni di augurio || guardare con le lenti del pedante = osservare, giudicare con minuziosità pedantesca || leggere con la lente, guardare con la lente = figurato giudicare con estrema attenzione o con pedanteria || ha veduto il lupo o è stato guardato dal lupo = si dice a chi si mostra impaurito o è rimasto senza parole || guardare storto = figurato guardare con malanimo e ostilità, con sospetto e diffidenza, esprimendo antipatia o odio || è (proprio) un tipo!, ma guarda che tipo! = si dice di persona originale, interessante, non comune || guardarsi attorno = osservare ciò che ci circonda per cercare in vario modo ciò che interessa o che conviene | figurato procedere con precauzione, con cautela | figurato informarsi, tenersi aggiornato, tenersi a contatto con la realtà || guardare a traverso o attraverso = arcaico lo stesso, ma meno comune, che guardare di traverso || guardare brutto = guardare esprimendo malanimo || guardare con la coda dell'occhio = guardare dissimulando, furtivamente, di sottecchi || guardare qualcuno come una bestia rara = fissare qualcuno a lungo con insistente curiosità le signore … guardavano le attrici come bestie rare, come donne di un'altra razza [Palazzeschi] || guardare in cagnesco = figurato guardare di traverso, con ostilità e ira, con sguardo torvo o adirato



Proverbi


chi non teme, non si guarda; chi non si guarda, si perde || chi non vuol perdere la sua fede, si guardi dal disputare || chi più guarda, meno vede || chi si è guardato in uno specchio solo, non può dire di conoscersi || chi si guarda dalla prima, si guarda da tutte || chi sta a guardare, non soffre || chi vuol giudicare un bel visino, lo guardi nel verde e nel turchino || chi vuol vedere il padrone, guardi i servitori || chi vuol vedere Satana nell'Eden, guardi una donna vestita di celeste || ciel ne guardi dalla tosse e da quei che ha il pelo rosso e dal verme di finocchio e da quei ch'hanno un solo occhio || da chi dona, guardati || da chi mi fido mi guardi Dio, da chi non mi fido mi guarderò io || da due cose guardi Iddio ogni paese: da mano di traditore e da ribellione di popolo || da fuco ti guarderai, ma da uomo cattivo non potrai || da San Michele guarda il ciel se gli è sereno || dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io || dai ladri di casa, non ci si guarda || dalle donne con le basette, dio ci guardi, le son saette || dall'invidioso, guardati come dal tignoso || debito e fanciulle da maritare, guarda la gamba || di notte, parla piano, e di giorno, guardati d'intorno || di pochi fidati, ma da tutti guardati || Dio ci guardi da errore di savio || Dio guarda più all'intenzione che al fatto || Dio mi guardi da furia di popolo, da cattiva giustizia e da mano di traditore || Dio mi guardi da quelli che leggono un libro solo || Dio mi guardi dalle prigioni del duca || Dio ti guardi da donna due volte maritata || Dio ti guardi da quella gatta che davanti ti lecca e di dietro ti graffia || Dio ti guardi da villano rifatto e da cittadino disfatto || Dio ti guardi dal giorno della lode || donna che sa il latino è rara cosa, ma guardati dal prenderla in sposa || fa' bene, e non guardare a cui || figlie, vigne e giardini, guardale dai vicini || guarda alla pena di chi falla || guarda che tu non lasci la coda nell'uscio || guarda di fare il bene, e non a chi fai il bene || guarda il tuo coltello dall'osso || guarda te, poi dirai a me || guardalo bene, guardalo tutto, l’uomo senza denaro com’è brutto || guardare e non toccare, è una cosa da imparare || guardati da aceto di vin dolce || guardati da alchimista povero || guardati da can rabbioso e da uomo sospettoso || guardati da chi consiglia a fine di bene || guardati da chi giura facilmente; Io spergiurare a lui non costa niente || guardati da chi non ha cura della sua reputazione || guardati da chi passa sempre a testa bassa || guardati da chi ride e guarda da un'altra parte || guardati da chi ti leva la cappa in casa tua || guardati da Mattutin di Parigi e da Vespri Siciliani || guardati da qualunque piacere che costi lacrime ai tuoi fratelli || guardati da Toscan rosso, da Lombardo nero, da Romagnuol d'ogni pelo || guardati da tre c: cugini, cognati e compari || guardati da tutte quelle cose che possono nuocere all'anima e al corpo || guardati da un nemico solo || guardati dagli occhi piccini || guardati dai cani, dai gatti, e dalle donne coi mustacchi || guardati dai fanciulli che ascoltano : anche i piccoli vasi hanno le orecchie || guardati dal furor di popolo || guardati dal villano, quando ha la camicia bianca || guardati dalla donna di festa e dalla bandita di grazia || guardati dai segnati da Cristo || guardati dalla peste, dalla guerra e dai musi che guardano per terra || guardati dalla primavera di gennaio || guardati dalle occasioni e dio ti guarderà dai peccati || guardati dalle troppe carezze || guardati dall'ipocrisia, perchè è una cattiva malattia || guardati dall'uomo giocatore e da lite col tuo maggiore || guardati in tua vita, di non dare a niun smentita || guardisi d'invecchiare, chi non vuol tornar fanciullo || ho sempre litigato e sempre vinto; guarda un po' come sono dipinto || il ciel ne guardi dalla tosse e da quei che ha il pelo rosso e dal verme di finocchio e da quei ch'hanno un solo occhio || il lupo non guarda che le pecore sieno conte || la catena tanto lega il padrone quanto lo guarda || la donna guarda più sott'occhio che non fa l'uomo a diritto filo || la morte non guarda in faccia a nessuno || la morte non guarda la fede di battesimo || la morte non guarda solamente (o soltanto) al libro dei vecchi || la paura guarda la vigna || la pecora guarda sempre se ha dietro l'agnello || la roba che guarda in su l'è tutta di Gesù || lupo non guarda che le pecore sieno conte || marzo pazzerello guarda il sole e prendi l'ombrello || mentre le belle si guardano, le brutte si sposano || non c'è erba che guardi in su che non abbia la sua virtù || non far più lungo della gamba il passo, nè guarda i pari tuoi dall'alto al basso || non si guarda il dono, ma il donatore || per san Bastiano (gennaio), sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai || poco vino vende vino, molto vino guarda vino || prima d'essere con altri discreto, arrendevole, prima di usar troppo delicatamente seco, guarda ch'egli non ne abusi || quando il carattere di un uomo ti sembra indecifrabile, guarda i suoi amici || quando la volpe predica, guardatevi galline || san Tommaso non sarai guardato, né da pan né da bucato, né da santo affacendato, né da tessitora di sul prato, ma sarai ben digiunato, tu ci vieni troppo a lato || se d'altrui parlar vorrà, guardi se stesso e tacerà || se il cavallo è buono e bello, non guardar razza o mantello || se tu vuoi viver lieto, non ti guardare innanzi ma di dietro || se vuoi guardar la casa, fai un uscio solo || sulla pelle della serpe, nessuno guarda macchia || tal ti guarda la coppa, che non ti vede la borsa || tenere (custodire, guardare) due amorosi, è come tenere un sacco di pulci || tristo a quel bifolco che si volta indietro a guardare il solco || uomo che ha voce di donna, e donna che ha voce d'uomo, guardatene || uscio aperto guarda casa || vuoi guardare i tuoi frutti, siine cortese a tutti




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guardapiedi (s. masch.)
guardapinna (s. masch.)
guardaporta (s. masch. e femm.)
guardaporto (s. masch.)
guardaportone (s. masch.)
guardare (v. trans e intr.)
guardarsi (v. pron. trans e intr.)
guardareggitore (s. masch.)
guardareni (s. masch.)
guardaroba (s. masch. e femm.)
guardarobiere (s. masch.)
guardasala (s. masch. e femm.)
guardascambi (s. masch. e femm.)
guardasigilli (s. masch. e femm.)
guardaspalle (s. masch. e femm.)
guardaspiaggia (s. masch. e femm.)
guardastanca (s. masch.)
guardastinco (s. masch.)
guardastiva (s. masch. e femm.)
guardata (s. femm.)


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