piàngere 
piàn|ge|re
pronuncia: /ˈpjanʤere/
verbo transitivo e intransitivo e sostantivo maschile

1 versare lacrime, in silenzio o con gemiti, per un dolore fisico o morale

2 versare lacrime involontariamente

3 dolersi per la morte di qualcuno; dolersi per qualcosa; rimpiangere

Indicativo presente:  io piango, tu piangi
Passato remoto:       io piansi, tu piangesti
Participio passato:        pianto

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piàngersi 
piàn|ger|si
pronuncia: /ˈpjanʤersi/
verbo pronominale intransitivo

letterario piangere, lamentarsi; affliggersi, soffrire; oggi usato solo nella locuzione «piangersi addosso» se tu a ragion di lui ti piangi [Dante]

Indicativo presente:  io mi piango, tu ti piangi
Passato remoto:       io mi piansi, tu ti piangesti
Participio passato:        piantosi/asi/isi/esi

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Locuzioni, modi di dire, esempi


piangersi addosso = autocommiserarsi || piangere sopra qualcuno o qualche cosa = dolersi, rammaricarsi, provare dolore adunque piangete sopra voi e la vosta città [Compagni] | piangere sopra una persona scomparsa, sopra un bene perduto || piangere a caldi occhi = piangere dirottamente || non ha più o non gli sono rimasti che gli occhi per piangere = di chi ha perso tutto, di chi è rimasto senza alcun conforto, di chi ha pianto e sofferto molto || piangere su qualcuno o qualcosa = compiangere qualcuno o rammaricarsi per qualcosa || piangersi addosso = piangere, o anche solo lamentarsi, con una insistenza immotivata || piangersi addosso = piangere, o anche solo lamentarsi, con una insistenza immotivata || piangere per i propri peccati = soffrire per le colpe commesse || piangere a calde lacrime = figurato piangere a dirotto, accoratamente e con dolore || piangere come un bambino = piangere a dirotto



Proverbi


chi piange il morto, invano si affatica || chi piange per tutto e per tutti, finisce col perdere gli occhi || chi presto ride, presto piange || chi ride di venerdì (o di sabato), piange di domenica || chi ride facilmente, piange anche facilmente || chi ride in gioventù, piange in vecchiaia || chi ride quando gli altri piangono, piangerà quando gli altri ridono || chi vuol piangere, non ha bisogno di spettatori || corvo piange la pecora e poi la mangia || creditor di scuse non si appaga; piange il villan ma al fin pur sempre paga || donna che piange, cavallo che suda, sono più falsi di giuda || dove l'occhio piange, il cuore non è insensibile || è inutile piangere sul latte versato || femmina piange da un occhio e dall'altro ride || finché la lite ancor sospesa pende, l'un ride e sguazza, l'altro piange e spende || forte non è chi non piange mai, ma chi piangendo riesce a sfogarsi || gli Italiani piangono, gli Alemanni gridano, i Francesi cantano || gli occhi piangono il presente, il cuore va cercando l'avvenire || i frati si uniscono senza conoscersi, stanno uniti senza amarsi e muoiono senza piangersi || i peccati di gioventù, si piangono in vecchiaia || il corvo piange la pecora e poi la mangia || il creditor di scuse non si appaga; piange il villan ma al fin pur sempre paga || il fanciullo più si compiange, più piange || il peccato del signore, fa piangere il vassallo || il pianger d'allegrezza è una manna || il piangere alleggerisce il dolore || il piangere è un sollievo || il piangere puzza ai morti e fa male ai vivi || il popolo piange quando il tiranno ride || impara piangendo e riderai guadagnando || la madre del timido non pianse mai || l'abito della vedova mostra il passato, gli occhi piangono il presente e il cuore va cercando l'avvenire || le nazioni smaltiscono diversamente il dolore : il Tedesco lo beve, il Francese lo mangia, lo Spagnolo lo piange, e l'italiano lo dorme || le ragazze piangono con un occhio, le donne (o le maritate) con due, e le monache (o le suore) con quattro || lungo piacer fa piangere || mai piangere sul latte versato: si aggiunge bagnato al bagnato || mal consigliare e buona intenzione fan piangere molto || molti, poi che l'hanno avuto, piangon quel che han voluto || nella casa del pigro tutto piange || non bisogna piangere, ma rimediare al male || non piangere sul latte versato || non pianse mai uno che ridesse l'altro || occhio che piange, cuore che sente || ognuno ha in casa sua il morto da piangere || peccato del signore fa piangere il vassallo || piangere e ridere è facile alle donne || piangere è un sollievo || popolo piange quando il tiranno ride || quando i bugiardi giurano, la verità piange con tutte e due gli occhi || quando la montagna ride, il piano piange || quando Siena piange, Firenze ride (e viceversa) || quando vedi la nespola e tu piangi, ch'ell'è l'ultima frutta che tu mangi || spesso chi ride la mattina piange la sera || spesso la bocca ride, mentre il cuore piange || spesso piangono i figli per colpa del padre || tale che oggi ride, domani piangerà



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pianezzino (agg. e s. masc.)
pianfeiese (agg.)
pianfeiese (s. masch. e femm.)
pianforte (s. masch.)
piangente (part. pres.)
piangere (v. trans e intr. e s. masch.)
piangersi (v. pron. intr.)
piangeria (s. femm.)
piangevole (agg.)
piangimento (s. masch.)
piangione (s. masch.)
piangitore (agg. e s. masc.)
piangitrice (s. femm.)
piangiucchiare (v. intr.)
piangiucchiato (part. pass.)
piangiutina (s. femm.)
piangolare (v. intr.)


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