rimasticàre 
ri|ma|sti|cà|re
pronuncia: /rimastiˈkare/
verbo transitivo

1 masticare di nuovo, più volte o più a lungo; ruminare la carne è dura, la rimastico ma non va giù

2 figurato ripetere, rifare malamente cose già dette o fatte da altri; riproporre senza alcuna originalità discorsi, pensieri e teorie altrui rimasticare la lezione | rimasticare argomenti triti e ritriti | rimasticare i soliti problemi | rimasticare gli stessi discorsi | rimasticava un discorsetto imparato a memoria | rimasticare vecchie nozioni | rimasticare il solito discorso

3 figurato tornare col pensiero a cose spiacevoli rimasticare un'offesa | rimasticare un ricordo doloroso | se ne andò rimasticando quella umiliazione; rimasticava quell'amaro passato Manzoni

4 figurato raro rileggere, rimeditare, ripetere ci son poesie che ti tocca rimasticar due e tre volte prima di averne afferrato il senso letterale [Boine]

Indicativo presente:  io rimastico, tu rimastichi
Passato remoto:       io rimasticai, tu rimasticasti
Participio passato:        rimasticato

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Locuzioni, modi di dire, esempi


rimasticare le parole = pronunziare male, a fatica le parole; borbottare



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rimaso (s. masch.)
rimasterizzare (v. trans.)
rimasterizzato (part. pass.)
rimasticamento (s. masch.)
rimasticare (v. trans.)
rimasticaticcio (s. masch.)
rimasticato (part. pass.)
rimasticatore (s. masch.)
rimasticatura (s. femm.)
rimasticazione (s. femm.)
rimastichio (s. masch.)
rimastico (s. masch.)
rimasto (part. pass.)
rimasuglio (s. masch.)
rimasugliolo (s. masch.)
rimato (part. pass.)
rimatore (s. masch.)
rimattonare (v. trans.)
rimattonato (part. pass.)


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