zac 
pronuncia: /ˈdzak/, /ˈtsak/
onomatopea

riproduce il rumore di un colpo secco dato di taglio, rapido e deciso con un colpo, zac!, tagliò il ramo di netto | prese la scure e, zac!, tagliò il ramo | tutt'a un tratto zac! gli lasciò andare un ceffone | perse la pazienza e zac zac zac, con le forbici gli tagliò i capelli



interiezione

esprime il verificarsi veloce e inaspettato di un evento improvviso è passato il vigile e, zac!, mi ha dato la multa



sostantivo maschile

il rumore stesso

  SINGOLARE PLURALE
MASCHILE zac zac
FEMMINILE
SINGOLARE
MASCHILE zac
FEMMINILE

PLURALE
MASCHILE zac
FEMMINILE

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Locuzioni, modi di dire, esempi


zic zac = riproduce il susseguirsi di due tagli o strappi rapidi, netti o il movimento rapido e secco di qualcosa || zic zac = riproduce il susseguirsi di due tagli o strappi rapidi, netti o il movimento rapido e secco di qualcosa || zic zac = riproduce il susseguirsi di due tagli o strappi rapidi, netti o il movimento rapido e secco di qualcosa



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zabra (s. femm.)
zabro 1 (s. masch.)
zabro 2 (s. masch.)
Zabro 2 (s. masch.)
zabuyelite (s. femm.)
zac (onom.)
zac (int.)
zac (s. masch.)
zaccanopolese (s. masch. e femm.)
zaccara (s. femm.)
zaccarale (s. masch.)
zaccaro (s. masch.)
zaccheo (s. masch.)
zacchera (s. femm.)
zaccherone (s. masch.)
zaccheroso (agg.)
zacchete (onom. e s. masch.)
zacconato (avv.)
zacconeggiare (v. intr.)


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