248. Vestire, spogliare e sim. possono anche costruirsi con un apparente oggetto di materia. Tanto che solo una camicia vesta. Dante. – Quivi gli altri vestir candide spoglie, Vestir dorato ammanto i due pastori. Tasso. – Questa costruzione si usa specialmente con vestire, quando significa esser vestito, andar vestito, in senso di azione compiuta. Vestivano panni lini. Cavalca.

249. Può riferirsi al complemento di materia anche il subbietto, l’argomento, intorno al quale o sul quale si aggira un pensiero, un discorso, un desiderio, e sim.

250. Si usa pertanto la prep. di coi verbi pensare, parlare, discorrere, trattare, informare, chiedere, dimandare, cercare (nel senso di domandare) di q. persona o cosa, pregare, supplicare, scongiurare ecc. alcuno di q. cosa, accorgersi, intendersi, conoscersi, beffarsi, impadronirsi di q. cosa, ricordarsi, scordarsi, far menzione, dimenticarsi ecc. di q. cosa, e cogli aggettivi o sostantivi analoghi discorso, parlatore, trattato, informazione, richiesta, dimanda, preghiera, ricordo ecc.; reo, innocente di q. cosa. Pensavano e parlavano delle scritture sante. Cavalca.

251. Di questo parleremo più distesamente, quando tratteremo della contrizione. Passavanti. – Giunto alla porta domanda dell’Abate. Sacchetti. – Cercate del nostro convento. Manzoni. – Tu vuoi ch’io ti faccia quello di che tu m’hai cotanto pregato. Boccaccio.

252. Molti di questi verbi si costruiscono anche con un oggetto; p. es. parlare nel senso di dire: parlare la verità (Che parlo? Petrarca), discorrere, trattare, dimandare (nel senso di voler sapere), chiedere una cosa (nel senso di voler sapere), pregare una cosa da alcuno. A V. S. prego da Dio ogni vera felicità. Redi. Ricordare, dimenticare e sim. (senza il pron. si) sono sempre transitivi: ricordare una cosa, scordare, dimenticare una cosa ecc. Pregare e sim. dinanzi all’infinito può prendere anche la prep. a (complemento di scopo o fine): la prego a scusarmi di quest’indugio. Caro.

Limitazione
253. Il sostantivo cha limita o restringe ad una parte l’idea generale di un verbo o di un sostantivo o aggettivo analoghi, si costruisce ora con di, ora con in e talora con a; conoscere di persona, mutar di bandiera, cadere d’animo, vincere di cortesia, superare di bellezza, star bene o male di salute, star di casa, di bottega in un luogo, gareggiare di studio, cambiar di nome, crescere di statura – bello, brutto, grande della persona;

254. corto di vista, di memoria; infermo di corpo, di spirito; destro d’ingegno, snello del portamento, tenero di cuore, nobile di nascita, antico di sangue; pallido di colore, ottimo di costumi ecc. ecc.;