309. Con la congiunzione che sottintesa (figura di ellissi): Perchè la natura non può a questo disordine supplire, è necessario (che) supplisca l’industria. Machiavelli.

Infinito soggettivo
310. L’infinito può sostituire in due casi la proposizione soggettiva; quando il verbo non sia riferito a verun soggetto determinato, ovvero quando il soggetto di esso sia unito, come complemento d’interesse, al verbo impersonale della proposizione principale. Ciò con verbi o frasi impersonali che significano bisognare, importare, riuscire, bastare, esser possibile, avvenire, parere, piacere o dispiacere, esser utile, facile, giusto (ad alcuno) ecc., ai quali verbi l’infinito si unisce senza preposizione alcuna o colla preposizione di (vedi la nota).

311. A conoscere perfettamente i pregi d’un’opera non basta essere assuefatto a scrivere, ma bisogna saperlo fare quasi così perfettamente come l’autore medesimo ecc. Leopardi. – Mi parea d’intendere alcune voci; mi sembrò poi di vedere Teresa con sua sorella. (Non si potrebbe dire mi pareva che intendessi; mi sembrò che vedessi). Foscolo. – Gli era occorso di difendere la riputazione di quel signore. Manzoni.

312. Per altri esempi vedi P. I, cap. XX, § 10 e seg.

313. Si prepone regolarmente la prep. di all’infinito, coi verbi o frasi impersonali accadere, avvenire, occorrere, parere, piacere, dispiacere, dilettare, far bisogno, esser d’uopo, premere, importare, tardare, parer mill’anni, venir fatto, riuscire, toccare od altri di pari significato, accompagnati per lo più da un complem. d’interesse (mi, ti, gli, ad alcuno ecc.); e così pure coi passivi di que’ verbi transitivi che reggono l’infinito per mezzo della prep. di; p. es. è proibito di correre.

314. (Vedi più sotto). Talora per altro, massimamente in verso, la prep. di si omette. Già mi parea sentire alquanto vento. Dante.

315. È francesismo usare la prep. di con altri verbi, e specialmente con predicati nominali p. es. è dolce di beneficare il prossimo, e viltà di vendicarsi; dovendosi dire è dolce beneficare ovvero coll’infin. sostantivato, è dolce il beneficare ecc. Quanto è più dolce, quanto è più sicuro Seguir le fere fuggitive in caccia! Poliziano.