174. Le attributive, quando non sono inserite dentro la principale, la seguono sempre. Evvi alcuno tra voi - il quale sia vago di ascendere a tanta gloria? Segneri. (Vedine altri esempii, P. II, cap. V, § 1). Quelle incomincianti da chi, chiunque, ciò che, qualunque cosa, o persona e sim. possono anteporsi o posporsi, secondo che fanno da soggetto o da oggetto.

175. Le soggettive (anche in forma d'interrogative indirette) seguono per lo più alla principale, cui fanno da soggetto, e non si antepongono che quando debbano molto calcarsi. Iniquissima cosa è che il padre abbisogni, quando i figliuoli hanno assai. S. Concordio. Al contrario. Che razza d'uomini fossero, non si sarebbe potuto dir facilmente. Manzoni.

176. Molto più le oggettive (anche in forma d'interrogative indirette) debbono per regola generale seguire alla principale (vedine esempii P. II, cap. V, § 7 e cap. VII, § 17). Talora per altro si antepongono, p. es. Se voler fu o destino o fortuna, Non so. Dante.

177. Le proposizioni locali e temporali precedono per lo più la principale, salvo il caso che debbano spiccare più di essa, come sovente accade. (Vedine esempii, P. II, cap. VI). Delle causali (cap. cit., § 8) seguono per lo più quelle incomincianti da perchè, ma le altre (comincianti da poichè, perciocchè, essendochè, conciossiachè ecc.) per lo più precedono alla principale, benchè valga pur qui la medesima ragione del senso.

178. Anche le proposizioni finali (ivi, § 14) sogliono il più delle volte posporsi; e così pure quelle di maniera. Le consecutive (ivi, § 22) si pospongono sempre. Fra le comparative infine quelle di pari grado (P. II, cap. VI, § 19) essendo collegate da voci correlative, ora precedono, ora susseguono; quelle con disparità di grado (ivi, § 20) sogliono seguire.

179. In verso si procede più liberamente, p. es. nelle comparative: Molto Più che non credi, son le tombe carche. Dante.

180. Quando due proposizioni subordinate stanno in diversa relazione con una medesima principale (o reggente), ma non sono fra loro coordinate, sarà più conforme al genio della nostra favella il separarle, anteponendo alla principale quella di senso più generale, e posponendole quella più particolare. Onde invece di dire,