204. Se però si volesse dare a una sentenza maggior forza ed autorità, si potrebbe, anche nel primo caso, porre la virgola; come pur si porrebbe in caso di trasposizione, p. es. Non creda però il lettore, che io sia ingiusto verso i Francesi. Gioberti.

205. Le proposizioni attributive che seguono ad un sostantivo, premettono la virgola, quando tra il sostantivo ed esse stiano altre parole, ovvero quando indichino una proprietà non necessaria ad esprimersi, e specialmente quando racchiudano il senso d'una proposizione subordinata o coordinata di genere diverso. (Vedi P. II, cap. V, § 4).

206. Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno ecc. Manzoni. - Avevano entrambi intorno al capo una reticella verde, che cadeva sull'omero sinistro. Manzoni. - Fissava gli occhi alla parte d'un monte, dove la luce del sole già scomparso si dipingeva qua e là sui massi sporgenti. Manzoni.

207. Non premettono la virgola, quando spiegano il sostantivo precedente, e ne compiono il concetto. Vide una cosa che non s'aspettava. Manzoni. - Dirò dell'altre cose ch'io v'ho scorte. Dante.

208. Anche per le proposizioni implicite, valgono le stesse regole, eccettuati quelli infiniti che, per la brevità della frase, diventano veri complementi, i quali non prendono virgola, specialmente se siano posposti; p. es. Mangiare per vivere, Vivere per mangiare.

209. II. Fra proposizioni coordinate, o esplicite o implicite, senza le cong. e, o, nè, si mettono necessariamente le virgole. Noi siamo mobili, ritrose, sospettose, pusillanime. Boccaccio. - Allorchè i boschi, i monti, i prati sono tutti fronzuti, erbosi e fioriti. Caro. - Dafni se ne calava or in qualche canniccio,... or saliva al bosco,... or si metteva sopra certi pelaghetti ecc. Caro. - Entra in camera, s'avvicina al letto, il saluta. Segneri.

210. Costumano alcuni ometter le virgole in una serie di parole coordinate senza congiunzione, ma non sono, per mio avviso, da imitarsi.

211. Se le congiunzioni e, nè, o, in una proposizione composta, uniscono due o più elementi uguali, senza che vi abbia progressione d'idee o ragione di pausa fra l'uno e l'altro, non si mette la virgola: in caso contrario, vi si mette. Io persuado e costringo tutti gli uomini gentili a sopportare ogni giorno mille fatiche e mille disagi, e spesso dolori e strazi, e qualcuno a morire gloriosamente ecc. Leopardi.