Incidente
14. Una proposizione interposta fra gli elementi d'un'altra proposizione o fra una protasi ed un'apodosi, si chiama incidente; per esempio Cicerone, tutti concordano, è il primo oratore della letteratura latina. Dante Alighieri, benché fosse richiamato in Firenze, non volle accettare le condizioni che gli si erano imposte. Anche i complementi possono essere incidenti; per esempio La presenza, in Roma, di Augusto. Segui, senz'alcun timore, la giustizia.

Il periodo
15. Il periodo è un complesso di parole che contiene un senso compiuto e non interrotto, con una certa simmetria fra parte e parte, in modo da formare un circolo che ritorna in sé stesso. Una proposizione molto complessa (cioè, fornita di molti complementi), e più spesso un gruppo di proposizioni unite in un solo senso, possono costituire un periodo semplice, o un membro di un periodo composto.
Anche, questi gruppi, al pari delle proposizioni, si uniscono o per coordinazione, quando ciascuno di essi può stare da sé, o per subordinazione, quando dipendono strettamente, e senza una forte posa del senso, da un altro gruppo indipendente.
I periodi hanno anch'essi fra loro un legame che è sempre di coordinazione, benché spesso cominciano con quelle stesse congiunzioni o con quei pronomi che servono alla subordinazione (perché, quantunque, se non che, il quale ecc.).

La punteggiatura
16. Non potendosi stabilire tutte le varie e molteplici pose del senso che un autore voglia fare in un periodo, è anche impossibile determinare in tutti i casi la punteggiatura. Ricorderemo solo, che per regola generale:
le proposizioni semplici o complesse non prendono nessun segno, eccetto il caso in cui abbiano una incidente, perché questa si chiude sempre fra due virgole e talvolta fra parentesi. Le coordinate tanto le esplicite che le implicite prendono la virgola fra l'una e l'altra solo quando manca la congiunzione;
le subordinate quando, in forma di protasi, precedono la principale, prendono sempre la virgola; quando seguono, non sono obbligate a prenderla;