Nei proverbi e sentenze
412. Si omettono spesso gli articoli davanti al sostantivo nei proverbii e nelle sentenze, appunto perchè anche quivi più che l'individuo si considera l'idea in generale. - Ape morta non fa male .... Dove manca natura, arte procura. Giusti. Proverbii. - Di cosa nasce cosa. Machiavelli. - Simigliante è usanza a natura. S. Coneordio. - Bella virtù è vergogna e soave grazia. S. Concordio.

Nei titoli, rubriche ecc.
413. Si omettono sempre nelle soprascritte, nei titoli, nelle date, nelle rubriche dei libri o dei capitoli; p. es. Prefazione, Introduzione, Fine, Sonetto, Capitolo, Estratto, Copia, Indice, Tomo primo, Parte seconda, Novella terza, Canto quarto, Alighieri, Petrarca Rime, Boccaccio Novelle, Vendita di vino, 23 Maggio, 30 Agosto. - Grammatica italiana, Storia d'Italia, Trattato di Filosofia, Lettere familiari di Giovanni della Casa. - Parlamento italiano, Camera de' Deputati, Cose esterne, Cronaca della città, Stato Civile ecc. ecc.

414. Si conserva però l'articolo, quando il sostantivo ha un senso speciale all'opera indicata, non generale e riferibile ad una classe intera di opere; p. es. La Gerusalemme Liberata, il Paradiso Perduto, la Divina Commedia; ma nelle citazioni si sopprime anche qui l'articolo, p. es. Tasso, Ger. Liber.; Dante, Div. Commedia ecc. e parimente suole sopprimersi nelle suddivisioni dell'opera principale, p. es. La Divina Commedia. Vol. I, Inferno, Vol. II, Purgatorio ecc. Storia della letteratura italiana, Secolo XIV, Secolo XVI ecc.

Nelle enumerazioni
415. Si omettono per lo più gli articoli, quando enumeriamo parecchie cose o persone, in guisa da riguardarle piuttosto come un tutto insieme, che come separati individui. - Nobili, popolani, uomini, donne, tutti voleano vederlo. Gozzi. - In un batter d'occhio, cavalieri, fornai, avventori, pane, banco, panche, madie, casse, sacchi, frulloni, crusca, farina, pasta, tutto sottosopra. Manzoni. - Io ricco, io sano, io bella donna, assai figliuoli, grande famiglia. Passavanti.

416. Se però le cose o persone debbono considerarsi ciascuna per la sua parte, allora si conservano gli articoli. Le provincie romane non solamente variarono il governo, ma le leggi, i costumi, il modo del vivere, la religione, la lingua, l'abito, i nomi. Machiavelli.