Sposare sotto l'albero fiorito

Chissà quanti amici lettori, inconsapevolmente, hanno messo in pratica questo modo di dire - per la verità poco conosciuto - che significa “sposare senza l’approvazione ecclesiastica”, vivere in concubinaggio.

La locuzione sembra sia nata a Roma, ai tempi della Repubblica Romana del 1798.

Narrano le cronache del tempo che allora i matrimoni si celebravano sotto l’albero della libertà innalzato sulla piazza del Campidoglio dove i promessi sposi, perché la loro unione fosse ‘legalmente’ valida, dovevano pronunziare alla presenza di un ufficiale dello stato civile la semplice formula: “Questo è mio marito”, “Questa è mia moglie”.

Da questa usanza è nato, appunto, il modo di dire suddetto, sposare sotto l’albero fiorito, vale a dire convivere senza regolare matrimonio.

20-11-2017 — Autore: Fausto Raso