Vai a scuola? No, ozio...

Probabilmente i ragazzi che frequentano le classi ginnasiali e gli stessi docenti non sanno che — stando all'etimologia — dovrebbero entrare nelle aule scolastiche in costume adamitico. Sì, proprio così. Scherzi dell'etimologia.
Ma andiamo con ordine cominciando col vedere l'origine della scuola. Sembrerà inverosimile, ma la scuola, che per moltissimi giovani (e per noi ai nostri tempi) è associata al lavoro, alla pena, alle ansie, alle notti in bianco e, talvolta, a qualche benevolo e paterno scapaccione, quando è nata voleva dire esattamente il contrario: riposo, ozio e, perché no?, pacchia.
Scuola, infatti, viene dal greco σχολή (scholé) che significa, per l'appunto, riposo, ozio. Ciò si spiega con il fatto che nell'antichità (Grecia e Roma) i soli che si dedicassero agli studi erano gli uomini i quali, quando erano liberi da impegni bellici o dai lavori dei campi, ne approfittavano per dedicarsi alla cura della mente, dello spirito.
Quei pochi momenti liberi che potevano riservare alla cura dell' ‘animo', della mente — tra una guerra e l'altra — erano considerati un piacevole riposo, uno svago anche (e, forse, soprattutto) perché per la mentalità dell'epoca coloro che si dedicavano allo studio anziché alle armi o al lavoro dei campi, non lavoravano, oziavano. La scuola, dunque, era un… ozio.
E veniamo al ginnasio, che nell'accezione moderna — come recitano i vocabolari — è un corso di studi classici in due anni al quale possono accedere i ragazzi in possesso della licenza media; biennio del liceo classico.
Anche il ginnasio, nell'antichità, quando è ‘nato' aveva tutt'altro significato: presso i Romani e i Greci era un luogo pubblico dove i giovani si addestravano alla lotta, alla corsa e al lancio del disco; era, insomma, una palestra.
L'origine della parola è anch'essa greca, γυμνάσιον (gymnàsion, luogo per esercizi ginnici), da γυμνός (gymnòs, nudo); e ciò perché i giovanotti che frequentavano il ginnasio, vale a dire la palestra, erano in abiti assolutamente adamitici.
Come si è giunti all'evoluzione della parola? Cioè a luogo di studi classici? È presto detto. Molto spesso il ginnasio era circondato di portici con sedili dove - col tempo - maestri e filosofi sedevano per provvedere — dopo il pugilato, i salti, le corse - all'addestramento spirituale di quei baldi giovani. Il nome finì, quindi, con l'indicare anche la palestra della mente.

29-06-2018 — Autore: Fausto Raso